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ATENE

Grecia, Tsipras cambia la squadra dei negoziatori: commissariato Varoufakis

Il tempo stringe e Tsipras cambia la formazione in vista della partita finale con la Ue. Il premier greco ha infatti realizzato un rimpasto del gruppo di negoziatori a livello politico con i creditori internazionali. Il nuovo team - riferisce la stampa locale - è stato deciso in una riunione presieduta ieri sera dal premier Alexis Tsipras. A guidarlo sarà il viceministro delle Relazioni Internazionali Euclid Tsakalotos.Riconfermato l'incarico al ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, ma sembra chiaro che il suo ruolo viene a questo punto depotenziato, dopo la burrascosa riunione di venerdì scorso a Riga in cui alcuni colleghi europei lo hanno bollato come «dilettante» e «perditempo». Positiva la reazione dei mercati alla notizia, con i rendimenti sui titoli di Stato greci in discesa su tutte le durate.

«Varoufakis in amministrazione controllata»
Eloquente il titolo con cui il quotidiano online To Vima ha riassunto la vicenda: «Il governo mette Varoufakis in amministrazione controllata». Nel testo però il giornale spiega che con tale decisione il governo intende «estendere il sostegno» al ministro delle Finanze. Sta di fatto che una squadra speciale di coordinamento è stata formata per occuparsi del negoziato tecnico ad Atene coordinata dal segretario generale Spyros Sagias, mentre il presidente del consiglio economico Giorgios Houliarakis avrà la responsabilità del gruppo che tratta con il Brussels Group (ex Troika).

La decisione del governo segue le critiche dell'Eurogruppo al ministro delle Finanze per il modo in cui sta conducendo il negoziato. La cancelliera Angela Merkel e Alexis Tsipras hanno concordato di tenere sempre aperto il collegamento diretto per assicurare che il negoziato continua. Ci si chiede comunque se la decisione di oggi riflette effettivamente l’esigenza di Tsipras di dare un segnale ai ministri dell’Eurogruppo.

Il vice ministro Tsakalotos, educato a Oxford, ha infatti il profilo giusto per trattare con i rappresentanti dei creditori, cioè ha caratteristiche diametralmente opposte rispetto all’irruento ministro delle Finanze, i cui rapporti personali con diversi colleghi dell’Eurogruppo, a cominciare dal tedesco Wolfgang Schaeuble, appaiono ormai compromessi dopo numerosi vertici andati a vuoto. Nonostante la conferma formale al suo posto, insomma, nella nuova squadra Varoufakis dovrebbe avere meno voce in capitolo.

Niente aumento del salario minimo?
Intanto Atene lavora a una nuova versione del piano di riforme, dopo che quelle precedenti sono state bocciate dalla Ue. Secondo il quotidiano tedesco Bild, Tsipras sarebbe pronto a rinunciare a promesse centrali fatte ai suoi elettori, come l’aumento del salario minimo e il rafforzamento dei diritti dei lavoratori. Da Atene pèreò non arrivano conferme. Fra le misure che vorrebbe annunciare Tsipras ci sarebbero anche l'introduzione di una tassa sui viaggi di lusso nelle isole greche, al posto dell'aumento dell'Iva proposto dall'eurogruppo e lo stop ai prepensionamenti. Inoltre, stando a Bild, i guadagni ottenuti dalla vendita delle imprese statali elleniche dovrebbero adesso servire al pagamento dei debiti. Tsipras aveva invece promesso che queste risorse sarebbero state restituite al popolo in forma di beni, e non ai creditori. Secondo il tabloid di Axel Springer, in una telefonata di ieri sera alla cancelliera Merkel (confermata oggi dal portavoce) e al leader dell'Euroguppo Jeroen Dijsselbloem, Tsipras avrebbe spinto per ottenere un consiglio europeo straordinario questa settimana. Obiettivo del premier, convincere l'Europa al versamento di nuovi aiuti ad Atene, a fronte del rischio fallimento che correrebbe il Paese nelle prossime due settimane.


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