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Renzi: le politiche migratorie di oggi decise da governi dove c'era la…

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al g7 in germania

Renzi: le politiche migratorie di oggi decise da governi dove c'era la Lega

L'immigrazione non si risolve con slogan, comunicati stampa o con posizioni demagogiche come quelle della Lega. Serve un insieme di misure, prima fra tutte migliori condizioni di vita dei migranti nei Paesi di origine. Ad affermarlo è il premier Matteo Renzi in un punto stampa questo pomeriggio a latere del vertice G7 di Schloss Elmau in Baviera. «L'Italia – ha precisato Renzi – ha visto progressivamente diminuire negli ultimi anni i fondi destinati alla cooperazione allo sviluppo fino a diventare fanalino di coda tra i Paesi donatori; ebbene, non ci voglio più restare fanalino di coda, farò di tutto per cambiare questa situazione».

Renzi non ha neppure risparmiato qualche frecciata polemica nei confronti della Lega. «In Italia esiste un problema immigrazione – ha detto - inutile negarlo, ma noi stiamo facendo quello che non è stato fatto in passato. L'Italia ha scelto nel passato di aderire alle regole europee che hanno poi portato ai regolamenti di Dublino. Lo hanno fatto Governi dei quali facevano parte governatori che ora protestano sulle regole Ue. Sono gli stessi governatori che oggi si lamentano ma che erano membri di un Governo che ha fatto tutte le scelte in politica estera comprese quelle sulla Libia».

Di certo, ha assicurato Renzi, i prossimi venti giorni «saranno decisivi» per quanto riguarda la stabilizzazione della Libia e la ripartizione dei migranti tra i vari Paesi Ue. La decisione finale è attesa dal vertice europeo del 25 e 26 giugno che dovrà approvare l'agenda Ue sull'immigrazione predisposta dalla Commissione. L'Italia, in questo quadro, ha preannunciato Renzi, contribuirà a far passare un documento più equilibrato perché «le risposte sull'emergenza sono giudicate dall'Italia largamente insufficienti». Questo per evitare che la politica dello «scarica barile» sugli immigrati si riaffermi in Italia e in Europa.

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