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Riparte la corsa al bancomat ad Atene, pensionati a caccia di sportelli

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la crisi ellenica

Riparte la corsa al bancomat ad Atene, pensionati a caccia di sportelli

ATENE - A mezzanotte e un minuto, allo scoccare del nuovo giorno del calendario, e della possibilità di prelevare altri 60 euro, nel quartiere ateniese di Kassariani, tradizionale roccaforte della sinistra, decine di giovani e anziani, donne e uomini, erano già tutti in fila ordinatamente per ritirare il prelievo quotidiano. Bisogna giocare di anticipo per evitare che il bancomat resti a secco e dover vagare nella città a caccia di uno non ancora svuotato.

Ma non tutti sono in fila: all’appello del nuovo controllo dei capitali scattato domenica sera, mancano i pensionati, e sono molti, che in Grecia non hanno nessun bancomat perché la pensione la ritiravano direttamente allo sportello bancario o alla posta. Ora, però, non sanno cosa fare perché banche e poste sono chiuse. Fare un altro buco nella cinghia non è più possibile dopo cinque anni di sacrifici e quindi hanno minacciato una protesta di piazza che ha provocato subito una risposta dalle autorità.

Il ministero delle Finanze di Piazza Syntagma, presieduto da Yanis Varoufakis, in una nota, ha precisato che non ci saranno problemi per questa situazione di economia da guerra: alle banche sono state date istruzioni perché emettano senza indugi carte di debito (cioè dei bancomat) per consentire ai pensionati che ne sono ancora sprovvisti di poter ritirare fino a 60 euro al giorno come ogni altro correntista. Una modernizzazione forzata dei pensionati più tradizionali. A questo scopo domani riapriranno un migliaio di banche, con sportelli destinati specificamente ai pensionati senza bancomat, che potranno ritirare subito 120 euro di anticipo sulla loro pensione.

Si prospetta intanto un nuovo problema: con tutta questa gente, anche nelle ore notturne, in fila per ritirare contante si potrebbero verificare problemi di furti o borseggi magari proprio diretti agli anziani pensionati. Così il ministero degli Interni ha dovuto far tornare dalle ferie qualche migliaio di agenti per sorvegliare gli sportelli bancari.

Come se non bastasse sono arrivate soffiate alla polizia secondo cui alcuni elementi vicini agli ambienti anarchici particolarmente attivi nel quartiere di Exarchia, potrebbero effettuare dei sabotaggi contro i bancomat, mettendoli fuori servizio e quindi creando in questo momento gravi problemi vista la penuria di contante dagli sportelli automatici. Molti di questi antagonisti sognano una società senza la moneta e con i mezzi pubblici gratuiti: in questi giorni il loro sogno si sta quasi realizzando perché i mezzi pubblici della capitale sono gratuiti per una settimana, e il denaro, lo si trova con il contagocce.

L’unica controindicazione per loro è l’incremento della presenza delle pattuglie della polizia all’esterno di banche, degli uffici pubblici e delle ambasciate straniere. Insomma una presenza discreta, ma massiccia pronta ad intervenire a protezione dei bancomat.

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