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Müller è il nuovo numero uno di Volkswagen

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lo scandalo delle emissioni

Müller è il nuovo numero uno di Volkswagen

Il consiglio di sorveglianza della Volkswagen ha nominato come previsto Matthias Müller nuovo amministratore delegato del gruppo, in sostituzione di Martin Winterkorn. Il 62enne Müller è da quarant'anni nel gruppo ed è attualmente numero uno della Porsche; vicino alla famiglia Porsche/Piëch e e gradito ai sindacati, il manager - che è stato a lungo anche in Audi - è stato protagonista con Porsche di una storia di straordinario successo. Müller conserverà anche il ruolo in Porsche fino alla nomina di un successore.

«Il mio primo compito è riconquistare la fiducia» persa per lo scandalo, ha detto: «Sotto la mia leadership, Volkswagen farà il possibile per adottare gli standard di governance più severi dell'intero settore. Se riusciremo a farlo, allora il gruppo Volkswagen con la sua forza innovativa, con la forza dei suoi marchi e soprattutto con i suoi team molto competenti e motivati, ha l'opportunità di uscire dalla crisi più forte di prima».

Nel corso della riunione fiume, durata sette ore e terminata nel tardo pomeriggio, l'organo di controllo ha anche deciso di proporre ai soci la nomina di Hans Dieter Pötsch a nuovo presidente del consiglio di sorveglianza, nomina che avverrà all'assemblea straordinaria convocata per il prossimo 9 novembre.

Tra le nomine ce n'è una che interessa l'Italia: Luca De Meo, ex manager Fiat e attualmente responsabile vendite e marketing dell'Audi, diventa amministratore delegato della Seat, la marca spagnola del gruppo.

L'attuale numero uno della marca Skoda, Winfried Vahland, prenderà dal 1° novembre la responsabilità delle attività del gruppo in Nordamerica (Usa, Canada e Messico); Michael Horn resta responsabile di Volkswagen Group of America. Lo spostamento di Vahland e la nomina di De Meo (che dovrebbe anche sedere nel board della capogruppo) arriva nell'ambito dell'adozione di una struttura manageriale più decentralizzata; l'obiettivo è di evitare una eccessiva concentrazione di potere nelle mani di un solo uomo (come è accaduto prima con Piëch, poi con Winterkorn).

Lascia invece il gruppo con effetto immediato Christian Klingler, membro del board e responsabile vendite, «nell'ambito di cambiamenti strutturali di lungo termine e per differenze sulla strategia di business». Klingler paga con ogni probabilità anche il forte calo di vendite in Cina del 2015.
Il consiglio di sorveglianza ha infine preso anche decisioni per far fronte allo scandalo dei test truccati sulle emissioni dei motori diesel: «Alcuni dipendenti» sono stati sospesi dalle loro funzioni.

La Svizzera ferma vendita modelli diesel
La Svizzera blocca la vendita dei veicoli diesel del gruppo Volkswagen coinvolti nello scandalo. Lo ha deciso Fedro, l'ufficio federale della viabilità elvetico. Le macchine già vendute e immatricolate non sono colpite dal provvedimento, che riguarderebbe comunque circa 180mila veicoli.


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