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dopo lo schianto dell’airbus sul sinai

Turisti bloccati a Sharm, domani i voli per il rientro. Klm, Lufthansa e Easyjet sospendono la rotta

Caos all'aeroporto di Sharm el-Sheikh, sul Mar Rosso, dopo che il governo di Londra ha bloccato tutti i voli: 20mila turisti britannici sarebbero bloccati nella località egiziana, per la cancellazione dei voli delle compagnie EasyJet, Thompson Airways, Thomas Cook e British Airways. Solo domani EasyJet partirà con 10 voli da Sharm El Sheikh per riportare i turisti a casa. Tra questi uno per Milano Malpensa, con 180 i passeggeri che avrebbero dovuto rientrare oggi nel capoluogo lombardo ma che ora sono bloccati. La Farnesina, attraverso il consolato onorario a Sharm el Sheikh e l'ambasciata d'Italia al Cairo, sta seguendo la vicenda ed è in contatto con loro. Lo riferiscono fonti del ministero degli Esteri.

L’Enac in serata ha disposto che le compagnie aeree italiane che hanno voli programmati in partenza da Sharm El Sheikh dovranno effettuare per proprio conto controlli di sicurezza aggiuntivi rispetto a quelli che vengono normalmente eseguiti. L’ente che regola le attività italiane di trasporto aereo ha spiegato che tali controlli addizionali verranno effettuati in via precauzionale e in attesa di indicazioni certe sulle cause che hanno determinato la sciagura del 31 ottobre del Sinai.

In questi giorni c’è stata una vera e propria ondata di cancellazioni dei voli per Sharm da parte delle compagnie europee. Dopo quelle britanniche e irlandesi, oggi è stata la volta dell’olandese Klm e della tedesca Lufthansa. Questo dopo che il governo britannico e fonti dei serivizi americani hanno detto di riteneere molto probabile che lo Stato Islamico sia responsabile dell'abbattimento dell'aereo russo precipitato sabato nel Sinai egiziano, provocando la morte delle 224 persone che erano a bordo. A confermarlo è stato oggi il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond a Sky news. Già ieri sera, dopo che erano stati sospesi tutti i voli di aerei britannici sul Sinai, Downing street aveva fatto sapere che l'aereo russo «poteva essere stato abbattuto da un ordigno esplosivo» nascosto a bordo. Anche i servizi americani, riferiscono fonti dell'intelligence, ritengono molto probabile che sia stata una bomba piazzata dallo Stato Islamico o da suoi affiliati a far esplodere l'aereo russo sul Sina. Hammond ha aggiunto che da domani sarà avviata un'operazione per rimpatriare i circa 20mila britannici rimasti bloccati a Sharm el Sheikh. Il ministro ha rassicurato i turisti, affermando che negli alberghi non corrono alcun pericolo. A suo parere ci vorranno settimane o forse anche mesi prima che riprendano i voli normali verso la località turistica egiziana, ma Hammond spera che tutto possa essere tornato a posto per Natale. Il primo ministro britannico David Cameron presiederà intanto oggi una riunione del Cobra, il gabinetto di crisi del governo di Londra.

L’ultima compagna a sospendere i voli per Sharm è stata Lufthansa. In precedenza anche Easyjet ha cancellato i voli, inclusi quelli da Milano. Quelli programmati per oggi dalla compagnia low cost verso la località egiziana erano quattro da Londra, uno da Manchester e uno da Milano Malpensa. Poiché EasyJet è una compagnia aerea inglese anche il volo da Milano rientra nella raccomandazione del governo del Regno Unito.

I russi non frenano più sull’ipotesi bomba, solo gli egiziani si dicono sorpresi. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva chiarito che solo un'indagine può accreditare teorie sulle cause dello schianto in Egitto dell'Airbus A321 della Metrojet: il resto sono informazioni non verificate o congetture. Poi il capo dell'ente federale dell'aviazione civile russo, Serghei Neradko, come riporta la Tass, ha reso noto che un gruppo di esperti «esaminerà» possibili «tracce di esplosivo «sui resti del telaio, nelle valigie, nei bagagli in cabina e sui corpi delle vittime» del volo A321 precipitato in Sinai sabato scorso. «Saranno esaminati gli aspetti legati a un eventuale atto di terrorismo a bordo dell'aereo», ha aggiunto. Un altro gruppo, ha spiegato, si occuperà delle questioni relative al carico dei bagagli controllando se nei bagagli in stiva e a mano fossero presenti oggetti pericolosi.

Il ministro degli Esteriegiziano Sameh Shoukry si è detto «sorpreso» dalle dichiarazioni del primo ministro britannico David Cameron secondo il quale l'aereo russo precipitato sabato in Sinai potrebbe essere stato abbattuto da un ordigno esplosivo. «Questa vicenda deve essere chiarita dalle indagini e non dobbiamo pregiudicarle, assumendo delle prese di posizioni che potrebbe avere delle implicazioni» ha detto Shoukry alla Cnn, stando a quanto riporta il sito Al Ahram. Il ministro degli Esteri egiziano ha definito «prematura» la decisione di Londra di sospendere i suoi voli sul Sinai «apprezziamo il senso di responsabilità ed il desiderio di proteggere i cittadini britannici - ha detto Shoukry alla Cnn - anche noi condividiamo questo desiderio, ma questa decisione è prematura in considerazione del fatto che l'inchiesta è in corso e non si è ancora giunti ad una conclusione».

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