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Siria, caccia russi bombardano i pozzi petroliferi dell’Isis.…

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la portaerei francese verso il mediterraneo

Siria, caccia russi bombardano i pozzi petroliferi dell’Isis. Raid Usa contro le autobotti

  • –di Si.Spe.

I caccia russi Su-34 hanno cominciato a bombardare i pozzi petroliferi dello Stato islamico in Siria. Lo ha riferito un alto rappresentante dello Stato Maggiore dell'esercito russo, secondo quanto hanno riferito le agenzie di stampa. La stessa fonte afferma anche che la Russia ha intensificato tutti i tipi di raccolta di informazioni in Medio Oriente, inclusa la ricognizione satellitare.

Inoltre, l'aviazione militare russa dà la caccia alle autocisterne usate dall'Isis per trasportare il petrolio dalla Siria in Iraq, una delle fonti principali di finanziamento del Califfato. Finora gli aerei di Mosca ne hanno distrutte circa 1.500 ma da oggi è stato deciso di lasciar uscire i jet per cercare questo tipo di mezzi, come ha annunciato il portavoce militare Andrei Kartapolov. Anche Washington ha ordinato il primo raid mirato contro le autobotti per il trasporto dell'oro nero: 166 i mezzi distrutti a Dayr Az Zor, il polo petrolifero siriano nelle mani dell'Isis.

Salpata da Tolone la portaerei francese
Intanto la portaerei francese a propulsione nucleare “Charles de Gaulle” è salpata oggi dal porto di Tolone per andare a rafforzare il dispositivo militare francese contro lo Stato Islamico in Siria, dopo gli attacchi terroristici di cinque giorni fa a Parigi. Lo ha comunicato il ministro della Difesa, Yves le Drien, intervenendo davanti all'Assemblea Nazionale, la camera bassa del Parlamento francese. La portaerei sarà «in zona operativa alla fine della settimana», raggiungerà cioè la propria meta nel Mediterraneo orientale. Il ministro ha precisato che, insieme all'ammiraglia della Marina Militare, arriverà nei tempi stabiliti a destinazione «il gruppo aero-navale nel suo complesso», comprendente varie unità di appoggio tra cui la fregata belga “Leopold I”.

Is uccide due prigionieri in Siria
Lo Stato Islamico ha ucciso i due prigionieri cinese e norvegese che aveva messo «in vendita» nelle scorse settimane. Il rapimento dei due uomini da parte degli uomini di Abu Bakr Al-Baghdadi in Siria era stato annunciato dallo Stato Islamico il 10 settembre scorso. L'uccisione dei due ostaggi viene confermata dal sito di intelligence Site e compare sulla rivista Daqib pubblicata nello Stato Islamico, la stessa che aveva dato la notizia del rapimento con le immagini dei due ostaggi nella tenuta gialla dei prigionieri dell'Isis e con appeso al collo in cartello «in vendita». Il prigioniero cinese era un consulente freelance di cinquanta anni residente a Pechino, di nome Fan Jinghui, mentre l'altro prigioniero proveniva da Oslo e si chiamava Ola Johan Grimsgaard-Ofstad, secondo le informazioni diffuse nel settembre scorso.

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