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Jet russo abbattuto, tensione alle stelle tra Putin ed Erdogan. La…

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il ministro lavrov annulla visita in turchia

Jet russo abbattuto, tensione alle stelle tra Putin ed Erdogan. La Russia muove un incrociatore

Tensione altissima tra Turchia e Russia al confine con la Siria. Tutto è cominciato ieri mattina, quando un aereo militare russo impegnato nei bombardamenti in Siria è stato abbattuto dagli F-16 turchi dopo che - secondo Ankara - aveva sconfinato nello spazio aereo turco. Entrambi i piloti del jet sarebbero morti. Nella serata di ieri inoltre il ministero della Difesa russo ha annunciato che un suo elicottero Mi-8 impegnato nella ricerca dei due piloti è stato distrutto in territorio siriano dopo essere stato colpito dal fuoco dei ribelli: uno dei piloti a bordo è morto.

Il governo russo ha subito convocato l'incaricato militare turco per colloqui. Il governo turco ha invece convocato gli ambasciatori di Stati Uniti, Russia, Francia, Regno Unito e Cina per chiarimenti in merito alla vicenda. «Un atto ostile»: così il ministero della Difesa russa ha definito l'abbattimento del jet. Immediate le contromisure: l’incrociatore russo Moskva sta avanzando verso la costa di Latakia, dove si trova la base aerea russa. «Saranno adottate misure per rinforzare la difesa contraerea: a tale scopo l'incrociatore Moskva, dotato del sistema contraereo Fort, analogo agli S-300, occuperà una postazione nella zona costiera di Latakia. Avvisiamo che tutti i bersagli che rappresentano per noi un pericolo potenziale saranno distrutti», ha ammonito Serghiei Rudski, capo dipartimento operativo dello Stato maggiore russo.

Putin furioso: «Pugnalata alla schiena dei complici del terrorismo»
L'aereo militare russo abbattuto vicino al confine con la Siria «ha violato lo spazio aereo turco per 17 secondi»: lo si afferma nella lettera immediatamente inviata da Ankara al Consiglio di Sicurezza Onu e al segretario generale Ban Ki-moon. Mosca dal canto suo nega lo sconfinamento. Il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov ha affermato che «il velivolo Sukhoi Su-24 stava sorvolando i cieli siriani e il territorio siriano prima di essere abbattuto dall'aviazione turca, lo sappiamo con certezza». Il presidente russo, Vladimir Putin, ha usato parole molto dure, parlando senza mezzi termini di una «pugnalata alle spalle da parte dei complici del terrorismo» ed evidenziando che l'abbattimento è un «evento che va oltre i limiti dell'ordinaria lotta contro il terrorismo» e che ci saranno «gravi conseguenze nei rapporti tra Russia e Turchia». Il leader russo ha poi chiesto polemicamente: «La Turchia vuole mettere la Nato al servizio dell’Isis?». Il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, ha subito cancellato la sua visita in Turchia, che era prevista per mercoledì.

Mosca sconsiglia viaggi in Turchia
«La minaccia del terrorismo (in Turchia, ndr) non è inferiore a quella esistente in Egitto», ha spiegato Serghiei Lavrov. Perciò il ministero degli esteri russo sconsiglia ai propri cittadini di visitare la Turchia per motivi turistici o altri scopi. Anche il vicepresidente della Duma, Nikolai Levicev, del partito Russia Giust, dichiara che è «consigliabile sospendere i voli» in Turchia «ed evacuare i russi presenti lì», dato che che «adesso è evidente il legame di Ankara con l'Isis». L'abbattimento del jet militare russo è «un atto di aggressione paragonabile all'attacco all'altro aereo russo nei cieli sopra il Sinai». Il numero due della Duma ha inoltre suggerito di ritirare l'ambasciatore russo in Turchia per consultazioni.

Pentagono: è una questione tra Russia e Turchia
Sull’episodio è intervenuto il portavoce del Pentagono, Steve Warren, sottolineando che non c'era personale americano nell'area in cui l'aereo è stato abbattuto. Il jet russo non ha risposto agli avvertimenti turchi. L'incidente - aggiunge Warren - non riguarda la coalizione appoggiata dagli Usa ma è una questione fra i due paesi.

Convocato Consiglio Nato
Il Consiglio del Nord Atlantico - che riunisce i 28 rappresentanti dei Paesi membri della Nato - è stato convocato ieri alle 17 in seduta straordinaria su richiesta della Turchia: Ankara ha informato gli alleati sull'abbattimento del cacciabombardiere russo. Dalla Nato è giuto un messaggio di solidarietà alla Turchia, Paese membro dell’Alleanza.

Ribelli, abbiamo ucciso entrambi piloti
Intanto è giallo sulla sorte dei due piloti russi. «Abbiamo sparato a entrambi i piloti mentre stavano atterrando con il paracadute. I loro corpi sono qui», ha detto il comandante di un gruppo di ribelli turcomanni che controllano un’area nel nord della Siria. Invece, secondo la tv privata turca, Ntv, che cita fonti della sicurezza turca, i due piloti si sono paracadutati fuori prima che l'aereo venisse colpito, sono vivi e si sta cercando di portarli in Turchia.
Secondo la stessa fonte i piloti sarebbero al momento nelle mani di gruppi non specificati dell'opposizione siriana, con cui le autorità turche avrebbero aperto dei canali per cercare di ottenerne la liberazione.

«L’ordine di abbattere il jet militare è arrivato dal premier turco»
L’ordine di abbattere il jet militare al confine con la Siria in base alle regole d'ingaggio dell'esercito è giunto dal premier turco Davutoglu, informato della violazione dello spazio aereo dal capo di Stato maggiore, Hulusi Akar. Secondo fonti militari turche, il velivolo avrebbe violato lo spazio aereo turco nel distretto di Yayladag, nella provincia sudorientale di Hatay. Una tv turca, Haberturk, ha mostrato un video del velivolo in fiamme che si schianta al suolo e fonti militari di Ankara hanno fatto sapere che è stato abbattuto in seguito a uno sconfinamento, dopo che aveva ignorato dieci avvertimenti in cinque minuti. L'aereo da guerra è esploso in volo ed è precipitato sulle montagne turcomanne in territorio siriano, a nord della città costiera di Latakia dove tra l'altro fanno base i jet russi impegnati nei bombardamenti sulla Siria.

Imponente operazione di ricerca
Un'imponente operazione di ricerca è stata lanciata dalla Russia non appena l'aereo si è schiantato al suolo, con l'invio di elicotteri che hanno perlustrato la zona montuosa in cui è caduto il velivolo. E proprio durante queste operazioni un elicottero russo di soccorso è stato distrutto dai ribelli siriani e il pilota è morto.

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