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Incubo estrema destra. Sulle urne francesi gli occhi dell'Europa

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Incubo estrema destra. Sulle urne francesi gli occhi dell'Europa

PARIGI - Probabilmente mai, almeno nella storia recente, un voto – per di più locale, com'è appunto il caso delle elezioni regionali in Francia – è stato seguito con una simile attenzione. Dai francesi, certo. Ma anche negli altri Paesi. Basti citare il preoccupato intervento del vice-cancelliere tedesco, il socialdemocratico Sigmar Gabriel, che ha apertamente accusato l'ortodossia fiscale imposta dalla Merkel all'Europa di aver contribuito al successo del Front National. I cui slogan, ha sottolineato, sono «nazional-sociali». Roba da far venire i brividi, anche a chi è nato nel dopoguerra.

A drammatizzare la situazione, alla vigilia dei ballottaggi di domani, ci ha pensato pure il premier socialista Manuel Valls, dicendo che «il messaggio di divisione, di spaccatura di cui è portatore il Front National può condurre alla guerra civile». In caso di vittoria, sarebbe inoltre la prima volta in cui l'estrema destra, in Europa, governa qualcosa da sola e non come parte di una coalizione.

Tutti incollati quindi a televisioni e radio, domani sera. La battaglia tra il centro-destra di Nicolas Sarkozy e le liste di Marine Le Pen sarà all'ultimo voto in tre regioni su dodici: la Provenza-Costa Azzurra, dov'è candidata la giovane e brillante Marion Le Pen, l'Alsazia-Lorena (dove il capolista del Front National è l'astro nascente Florian Philippot) e la Borgogna. Mentre il “sacrificio” del partito socialista, che ha ritirato la propria lista rinunciando ad avere una rappresentanza in consiglio nei prossimi sei anni, dovrebbe garantire alla destra di battere Marine nel Nord.

Ma nelle urne di domani si inizierà a giocare anche un'altra partita, quella tra Sarkozy e François Hollande in vista delle uniche elezioni che contano davvero in Francia, le presidenziali del 2017. Si tratta infatti dell'ultimo test reale prima di quell'appuntamento. Dall'esito cruciale per stabilire chi dei due sarà l'avversario della Le Pen tra un anno e mezzo. Perché, come dice una delle tante citazioni attribuite a Bismarck, “in un sistema a tre potenze bisogna essere una delle due”.

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