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Papa Francesco all’Avana: storico abbraccio con il Patriarca ortodosso

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L’incontro di cuba

Papa Francesco all’Avana: storico abbraccio con il Patriarca ortodosso

«Fratello, finalmente!», ha detto Francesco, prima di abbracciarlo. E poi ha ripetuto la parola «fratello» 4 o 5 volte: «Siamo fratelli, è molto chiaro che questa è la volontà di Dio». Poi i giornalisti sono stati allontanati.

Papa Francesco e Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, si sono abbracciati venerdì pomeriggio all’aeroporto José Marti dell’Avana, le 20.30 in Italia. È la prima volta nella storia che i capi dei due rami della cristianità, cattolici e ortodossi separati dal Grande Scisma del 1054, si incontrano. Il compito di accoglierli è toccato a Raul Castro, presidente cubano. In diretta tv le prime immagini dell’incontro, nella lounge dell’aeroporto: Francesco e Kirill uno di fronte all’altro sorridendo. Si sono scambiati tre baci sulla guancia, il saluto ortodosso, e poi si sono seduti vicini, a parlarsi come due vecchi amici, in spagnolo e in russo, aiutati dagli interpreti. «Come è andato il viaggio? Le lunghe distanze non sono un ostacolo per questo tipo di incontri», si sono detti. «Anche se le nostre difficoltà non si sono ancora appianate, abbiamo avuto la possibilità di incontrarci e questo è bello», ha detto Kirill, ammettendo che «ora le cose sono più facili. Ci siamo incontrati nel posto giusto, al momento giusto».

All’incontro - che è durato due ore per concludersi con uno scambio di discorsi e la firma di una dichiarazione congiunta - sono presenti anche il metropolita Hilarion, responsabile per la politica estera della Chiesa ortodossa, e il cardinale Kurt Koch, presidente del Consiglio pontificio per la promozione dell’unità dei cristiani. Pieno di significato il dono portato a Francesco da Kirill: una copia della Madonna di Kazan, un’icona molto venerata in Russia. Nel 1904 venne rubata dalla Cattedrale della capitale tartara, per ricomparire dopo la Rivoluzione d’Ottobre all’estero, e per essere più tardi donata a Papa Giovanni Paolo II che, testimonianza della volontà di dialogo con gli ortodossi, la restituì una quindicina di anni fa al predecessore di Kirill, Alessio II. Chiese di poterla consegnare personalmente, cosa che gli venne negata, anche se il desiderio di Giovanni Paolo in qualche modo si è potuto compiere oggi all’Avana. Francesco ha risposto con due doni: un reliquario di San Cirillo e un calice. «Consapevoli della permanenza di numerosi ostacoli - afferma la dichiarazione congiunta - ci auguriamo che il nostro incontro possa contribuire al ristabilimento di questa unità voluta da Dio, per la quale Cristo ha pregato».

La dichiarazione tocca anche il tema della persecuzione dei cristiani («Chiediamo alla comunità internazionale di agire urgentemente per prevenire l'ulteriore espulsione dei cristiani dal Medio Oriente. Il nostro sguardo si rivolge in primo luogo verso le regioni del mondo dove i cristiani sono vittime di persecuzione. In molti paesi del Medio Oriente e del Nord Africa i nostri fratelli e sorelle in Cristo vengono sterminati per famiglie, villaggi e città intere». C’è anche un cenno al tema delle Unioni civili, di grande attualità in Italia, quando si esprime «rammarico» per l’equiparazione al matrimonio di altre forme di unione.

«Questo viaggio è stato fortemente voluto da mio fratello Kirill e da me», aveva detto poche ore prima Papa Francesco salutando nel volo da Roma i giornalisti che lo seguono nel suo 12esimo viaggio internazionale. La dichiarazione congiunta dovrebbe toccare in particolare le persecuzioni che stanno patendo i cristiani del Medio Oriente e particolarmente in Siria e Iraq. Qualcuno li segue da lontano: «Pregando per i miei fratelli in Cristo, Papa Francesco e il Patriarca Kirill. Contento che il dialogo iniziato nel 1964 con Atenagora e Paolo VI continui a dare i suoi frutti», ha scritto twittando il Patriarca ecumenico Bartolomeo, capo delle Chiese ortodosse. Al termine dell’incontro, Francesco proseguirà il proprio viaggio in Messico, mentre Kirill visiterà l’America Latina.

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