Mondo

Petrolio, accordo Russia-Arabia-Qatar e Venezuela per congelare …

  • Abbonati
  • Accedi
l’accordo

Petrolio, accordo Russia-Arabia-Qatar e Venezuela per congelare produzione. Ma il mercato è giustamente scettico

Stavolta non si tratta solo di voci. L'Arabia Saudita e la Russia si sono messe d'accordo per congelare - anche se non per tagliare - la produzione di petrolio. Con loro ci sono anche il Qatar e il Venezuela. Tutto ufficiale, con tanto di conferenza stampa per dare l'annuncio dell'intesa a Doha. È lì, nella capitale del Qatar, che i ministri del Petrolio dei quattro Paesi si sono riuniti a porte chiuse per discutere interventi a sostegno del mercato, dopo che in un anno e mezzo il prezzo del greggio si è ridotto di due terzi, finendo sotto 30 dollari al barile, ai minimi da tredici anni.

Nonostante l'enorme sofferenza dei produttori e nonostante siano stati cancellati almeno 400 miliardi di dollari di investimenti nel settore, il mercato non sembra ancora vicino a una vera svolta.

Fermare l'aumento della produzione è un passo avanti: meglio che niente. Ma c'è comunque la condizione - posta da sauditi, russi, venezuelani e qatarini - che anche gli altri membri dell'Opec facciano altrettanto, cosa non scontata, soprattutto da parte dell'Iran, che è appena stato sollevato dalle sanzioni internazionali. E comunque l'output, che nelle intenzioni dovrebbe fermarsi sui livelli di gennaio, è altissimo, tanto che sul mercato petrolifero c'è un eccesso di offerta vicino a 2 milioni di barili al giorno.

Il mercato è giustamente scettico. Così, invece che correre sulla notizia dell'accordo, il Brent - che prima volava oltre 35 dollari - ha ridotto il rialzo dal 6,5% a un punto percentuale, intorno a 33 dollari al barile.

© Riproduzione riservata