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Blitz anti-terrorismo a Bruxelles: ucciso uno dei sospetti

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dopo perquisizione per strage di parigi

Blitz anti-terrorismo a Bruxelles: ucciso uno dei sospetti

(Epa)
(Epa)

Operazione antiterrorismo delle forze speciali della polizia federale belga in collaborazione con la polizia francese, in rue du Dries a Forest, alla periferia sud di Bruxelles. Uno dei sospetti (armato di kalashnikov) è stato ucciso, mentre uno o due sarebbero riusciti a fuggire. Quattro i poliziotti feriti: di questi uno è grave, mentre due sono stati dimessi dall'ospedale, secondo quanto ha riferito il ministro dell'Interno belga Jan Jambon. Il sospetto terrorista rimasto vittima del fuoco della polizia non è, comunque, Salah Abdeslam, il jihadista franco-belga considerato uno dei responsabili degli attacchi di Parigi: lo ha confermato la procura federale.

«Le operazioni sono ancora in corso», con «polizia e procura federale ancora al lavoro». Lo ha confermato il premier belga Charles Michel in una dichiarazione congiunta con il ministro dell'interno Jan Jambon e il ministro della giustizia Koen Geens sull'operazione anti-terrorismo a Forest. Per questo si terrà «domani» e non stasera una riunione del Consiglio nazionale di sicurezza del Paese, ha sottolineato. I quattro poliziotti feriti sono tre belgi e una francese, ha precisato il ministro dell'Interno, congratulandosi per il lavoro svolto da magistratura e forze dell'ordine e sottolineando che il governo «è determinato non solo a seguire da vicino la situazione sul terreno ma a far sì che i nostri servizi di sicurezza abbiano il sostegno» adeguato.

Tutto è cominciato durante una perquisizione legata alle indagini sulla strage di Parigi dello scorso 13 novembre. La retata - che aveva come obbiettivo un gruppo logistico di supporto ai jihadisti, specializzato nella falsificazione di documenti - era iniziata con una perquisizione trasformatasi ben presto in uno scontro a fuoco nel quale sono rimasti feriti in modo lieve tre agenti. La polizia ha proceduto immediatamente a cordonare il quartiere - periferico ma residenziale, non povero come l’ormai celebre Molenbeeck - lanciando una vasta operazione.

Nella zona sono state schierate ingenti forze di polizia, tutto è stato chiuso al pubblico e al traffico. Decine di bambini sono rimasti bloccati per tutto il pomeriggio in quattro scuole - tra cui due asili - che si trovano in prossimità dell'area. Solo dopo qualche ora le scuole sono state completamente evacuate e i piccoli - studenti delle scuole elementari e bimbi in età da asilo - hanno potuto riabbracciare i genitori. Il sindaco di Forest ha spiegato che la decisione di trattenere i bambini nelle scuole, assistiti dai loro insegnanti, è stata presa per garantirne la sicurezza

Durante lo scontro a fuoco, secondo testimoni oculari citati dalla Dernière Heure, sarebbe anche stata lanciata una granata fumogena, che si temeva avesse appiccato un incendio a un palazzo. Sarebbe sempre opera dei due sconosciuti che poco prima avevano attaccato a colpi di kalashnikov, forse una trentina, una pattuglia mentre era impegnata nella perquisizione.

Soprattutto dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre la capitale belga si è rivelata una fabbrica di jihadisti pronti ad entrare in azione in Europa. Sotto osservazione in particolare Molenbeek, quartiere di Bruxelles da cui proveniva Abdelhamid Abaaoud, regista delle stragi parigine che hanno fatto 130 morti. Altri due membri dello stesso commando, i fratelli Abdeslam, vi avevano trascorso l’infanzia. Dal giorno dell’attentato in Francia, si sono intensificate le retate a Bruxelles per scoprire la rete di jihadisti di cui faceva parte il commando parigino, un mese fa ci sono stati 10 arresti.

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