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Bruxelles, Salah Abdeslam ferito e catturato. Cinque arresti nel blitz

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La «mente» delle stragi di parigi

Bruxelles, Salah Abdeslam ferito e catturato. Cinque arresti nel blitz

Epa
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PARIGI - La caccia alla “mente” degli attacchi di Parigi è finita. Salah Abdeslam - il terrorista più ricercato d'Europa, uno degli organizzatori delle stragi del 13 novembre, l'unico sopravvissuto dei commando che hanno seminato la morte a Parigi - è stato arrestato a Molenbeek, comune della cintura di Bruxelles. Con lui, sono stati catturati anche un complice e altre tre persone che avevano nascosto Abdeslam: cinque arresti in tutto per la maxi operazione nel quartiere di Molenbeek.

Gli agenti dell'antiterrorismo francesi e belgi erano sulle tracce di Salah Abdeslam dalla notte del 13 novembre, quando si era risaliti ai nomi dei terroristi dello Stato islamico che hanno ucciso 130 persone al Bataclan e nei dehors dei caffè di Parigi. La segnalazione era purtroppo arrivata troppo tardi perché fosse arrestato durante un controllo stradale, proprio quella notte, nei pressi della frontiera francese.

Abdeslam - 26 anni, belga di origini marocchine, nato proprio a Molenbeek, vero centro nevralgico del terrorismo islamico in Europa - era in auto con due amici dai quali si era fatto andare a prendere nella capitale francese. L'ultima segnalazione era del primo pomeriggio del 14, quando era stato visto in un altro Comune della cintura bruxellese, Schaerbeek. Poi più nulla fino al 10 dicembre, quando le sue impronte erano state trovate in un appartamento perquisito, sempre a Bruxelles.

L’accelerazione nella caccia avviene martedì scorso, con la perquisizione di un alloggio a Forest, altro Comune della cintura della capitale belga. Tre uomini sono barricati in un alloggio, sparano ai poliziotti e ne feriscono quattro, un tiratore scelto delle forze speciali belghe uccide uno degli occupanti (l'algerino Mohamed Belkaid, alias Samir Bouzid, complice di Abdeslam negli attentati parigini e vicino ad Abdelhamid Abaaoud, ucciso dalla polizia francese a Saint-Denis). Gli altri due riescono a fuggire sui tetti. Uno dei due è senz'altro Abdeslam, di cui vengono trovate delle impronte digitali.
Il cerchio si stringe. Fino all'epilogo di oggi pomeriggio.

La polizia localizza Abdeslam e un altro uomo in un appartamento di Molenbeek. Il quartiere viene immediatamente blindato e scatta l'assalto. Dopo un nutrito scontro a fuoco, Abdeslam, ferito a una gamba, viene catturato. Subito dopo viene bloccato anche il complice. Grazie a questa cattura, gli inquirenti hanno ora la possibilità di ricostruire l'esatto ruolo di Abdeslam e risalire all'intera catena - ideativa e operativa - degli attacchi parigini.

Hollande: tappa non definitva
«La cattura di Salah Abdeslam rappresenta una tappa importante ma non definitiva» dell'inchiesta in corso sugli attentati di Parigi, ha commentato in serata il presidente francese François Hollande durante una breve conferenza stampa a Bruxelles con il premier belga Charles Michel.

Nel dirsi «sicuro che la Giustizia belga risponderà favorevolmente e rapidamente alla richiesta di estradizione da parte di Parigi, poiché ci muoviamo nel quadro di un mandato di cattura europeo», Hollande ha aggiunto che altri arresti dovranno arrivare «per fare piena luce su una rete estremamente ampia, che coinvolge molte più persone rispetto a quanto abbiamo potuto pensare all'indomani delle stragi».

Il presidente francese – che riunirà sabato mattina un Consiglio di difesa - ha sottolineato che «il rischio rimane molto alto, la minaccia resta molto elevata» e che a questa sfida bisogna rispondere con misure e iniziative che vanno dal varo del Pnr (la schedatura e l'archivio di tutte le informazioni sui passeggeri degli aerei) a un'intensificazione della lotta al traffico di armi, ma soprattutto «con una cooperazione sempre più stretta, sempre più efficace tra i Paesi», sia per quanto riguarda lo scambio di informazioni tra servizi sia sul terreno giudiziario e investigativo.

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