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Bruxelles: ancora in fuga i due terroristi, bandiera Isis nel covo

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lotta al terrorismo

Bruxelles: ancora in fuga i due terroristi, bandiera Isis nel covo

(Italy Photo Press - Dirk Waem)
(Italy Photo Press - Dirk Waem)

Sono ancora in fuga i due terroristi sfuggiti alla cattura martedì in un appartamento perquisito a Bruxelles. La procura belga, in conferenza stampa, ha aggiunto che sono «attivamente ricercati» mentre altre due persone sono state fermate. Una bandiera dell'Isis è stata ritrovata dentro l'appartamento da cui è partita ieri a Bruxelles la sparatoria contro la polizia. Sono stati rinvenuti anche 11 caricatori per kalashnikov e tantissime munizioni, ha detto il procuratore federale titolare dell'inchiesta. Il terrorista ucciso martedì nel corso della sparatoria a Forest, sobborgo di Bruxelles, è un algerino nato nel 1980, Belcaid Mohamed, residente illegalmente in Belgio.

L'operazione anti-terrorismo in territorio belga legata agli attentati di Parigi sta continuando: lo aveva già detto il premier belga, Charles Michel. «Le operazioni continuano» aveva spiegato il premier, senza confermare le notizie di stampa che davano per catturati i due sospetti terroristi che erano nell'appartamento perquisito martedì pomeriggio nel quartiere di Bruxelles, Forest. «L'indagine prosegue e il pericolo rimane», ha aggiunto, confermando che le operazioni sono andate avanti per tutta la notte.

Alcuni media hanno diffuso la notizia che potrebbero essere Khalid et Ibrahim El Bakraoui i due fratelli ricercati dalla polizia nell'ambito dell'operazione antiterrorismo svoltasi a Bruxelles. Si tratta, a quanto si è appreso, di personaggi già noti alle forze dell'ordine. I due, dell'età di 27 e 30 anni, erano ricercati rispettivamente per terrorismo e per una condanna in contumacia. Lo riferisce il sito del quotidiano Dernier Heure.

La procura belga ha reso noto che una persona ferita a una gamba è stata ricoverata all'ospedale di Halle, poche ore dopo la sparatoria avvenuta a Forest, tra i terroristi e le forze speciali. La persona, di cui non sono stati rivelati dettagli, non è stata ancora ascoltata dagli investigatori, mentre chi lo ha accompagnato all'ospedale si è dato alla fuga.

Nuove perquisizioni a Bruxelles si sono succedute nelle ultime ore, alla ricerca dei due uomini in fuga dopo gli scontri a fuoco e il blitz delle forze dell'ordine nel quartiere di Forest, ieri, dove un uomo - un presunto jihadista - è stato ucciso e 4 agenti sono rimasti feriti. Le perlustrazioni e le perquisizioni sono durate per buona parte della notte, sino alle 3 del mattino, riferisce la Derniere Heure, che segue minuto per minuto gli sviluppi del drammatico confronto con le forze dell'ordine, sfociato, pare, da una operazione programmata nell'ambito delle indagini legate agli attacchi terroristici a Parigi dello scorso novembre.

Ieri la procura ha confermato che l'uomo rimasto ucciso era armato di kalashnikov, ma che non si trattava di Salah Abdeslam, il super-ricercato dopo gli attentati di Parigi, né di Mohamed Abrini. Secondo alcune fonti, le perquisizioni sfociate in scontro a fuoco ieri miravano a individuare dei “falsari” di documenti, legati a circoli che potrebbero aver fornito materiale per la preparazione degli attacchi jihadisti a Parigi.

L'ultima perquisizione ha riguardato stamane, intorno alle sei, un appartamento non lontano da quello dove ieri i poliziotti erano stati accolti da scariche di kalashnikov (dei 4 agenti feriti, solo due sono ancora in ospedale ma non in gravi condizioni).
Durante la notte, sono state perquisite diverse abitazioni nei dintorni e solo verso le 3 del mattino il quartiere è stato riaperto alla circolazione e gli abitanti, costretti a passare la notte nella sede dell'amministrazione comunale di Forest, sono potuti tornare a casa. Nella casa di rue Dries, quella dove si nascondevano le persone che hanno aperto il fuoco sui poliziotti per poi fuggire sui tetti, sono stati posti i sigilli giudiziari.

Per oggi, il primo ministro Charles Michel ha convocato un Consiglio nazionale di sicurezza, l'organismo che riunisce i principali ministri e responsabili dei servizi di sicurezza belgi.

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