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Barriera anti-migranti al Brennero. Oggi vertice…

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tensione per la costruzione della rete di 370 metri

Barriera anti-migranti al Brennero. Oggi vertice Austria-Italia. Viaggio di Juncker a Roma: c’è preoccupazione

Dopo l’annuncio del muro, il vertice e commenti preoccupati dai leader Onu e Ue. Ieri l’Austria, in piena campagna elettorale per il secondo turno delle elezioni presidenziali, ha annunciato una rete di 370 metri con funzione anti-migranti sul confine del Brennero. L’Italia ha risposto che è pronta a denunciare in sede europea eventuali violazioni dei trattati.Oggi pomeriggio al Viminale è in programma un vertice fra il ministro dell' Interno Alfano e il suo omologo austriaco Sobotka per spiegare la disponibilità italiana a intensificare i controlli sui treni in transito, ma ribadendo il no a qualsivoglia chiusura, che andrebbe contro i principi di Schengen.

Su questa sorta di area cuscinetto, protetta da 370 metri di rete, è interventuto anche il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, in un discorso pronunciato di fronte al parlamento austriaco. Ban ha espresso preoccupazione per la scelta in Europa di politiche «sempre più restrittive» nei confronti dei migranti. «Sono preoccupato del fatto che i Paesi europei adottino politiche sempre più restrittive riguardo ai migranti e ai rifugiati» ha detto il numero uno del Palazzo di Vetro.

Migranti: Italia pronta a denunciare violazioni Austria

E anche il presidente dell'esecutivo comunitario, Jean-Claude Juncker, sarà a Roma giovedì prossimo con il premier, Matteo Renzi, per affrontare la questione delle misure che l'Austria intende adottare per chiudere la sua frontiera al Brennero: lo ha reso noto la portavoce della Commissione Europea, Nina Andreeva. La portavoce ha anche detto che la Commissione segue con «preoccupazione» la questione, ma aspetta che le decisioni legislative sulla chiusura delle frontiere e sull'asilo siano effettivamente adottate da Vienna per dare il suo parere.

«La prospettiva di chiudere il Brennero dev'essere scongiurata. Nel tentativo di rispondere a logiche politiche ed elettorali interne si rischia di annientare un luogo simbolo del processo di integrazione europea degli ultimi 70 anni che rappresenta il superamento delle divisioni dopo la guerra. È bene pertanto che l'Europa dia segnali rapidi e concreti: passare dalla libera circolazione alle recinzioni è una mossa che va contro la storia». Così il governatore altoatesino Arno Kompatscher in un'intervista al Mattino.

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