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Il cecchino di Dallas preparava attacco devastante. Notte di proteste e…

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i cinque agenti uccisi

Il cecchino di Dallas preparava attacco devastante. Notte di proteste e arresti

Manifestazione dopo la sparatoria a Dallas
Manifestazione dopo la sparatoria a Dallas

Micah Johnson, il cecchino solitario che giovedì 7 luglio a Dallas ha ucciso cinque poliziotti, progettava attacchi ben più «devastanti». Lo ha detto alla Cnn il capo della polizia locale, David Brown. «Il materiale per la fabbricazione di bombe trovato nella casa di Johnson con un’agenda ci porta a credere che stesse progettando esplosioni con effetti devastanti» ha affermato l’ufficiale.

Barack Obama, intanto, da Madrid dove ha incontrato Mariano Rajoy, è tornato a parlare delle proteste di questo giorni che stanno alzando la tensione in molte città statunitensi dove anche sabato notte e domenica sono proseguite le manifestazioni con scontri e oltre duecento arresti. Obama ha avvertito il movimento Black Lives Matter che invettive e violenza durante le proteste rischiano di far fallire l’obiettivo di migliorare le relazioni tra comunità afroamericane e forze dell’ordine. «Voglio dire a chiunque si preoccupi di denunciare le discriminazioni razziali nel sistema giudiziario che mantenere un tono onesto, serio e rispettoso aiuterà a mobilitare la società americana per avere un reale cambiamento». Attaccare la polizia significa invece «fare un disservizio alla causa».

Il giorno dopo la strage di Dallas il presidente Obama aveva deciso di accorciare il suo viaggio in Europa per recarsi in Texas. Il presidente Usa ritornerà a Washington domenica sera dopo «un soggiorno più breve del previsto» e si recherà martedì a Dallas su invito del sindaco della città texana Mike Rawlings. Farà un discorso alla cerimonia commemorativa che si svolgerà al Morton H. Meyerson Symphony Center.

Il cecchino solitario
Intanto, nella casa dell’assassino è stato trovato un vero e proprio arsenale. La polizia ha specificato che è stato rinvenuto «materiale per costruire bombe, giubbotti anti-proiettile, fucili, munizioni». Il sindaco Mike Rawlings ha confermato, in una conferenza stampa nella notte tra giovedì e venerdì, che Johnson è stato l’unico cecchino a sparare durante l’attacco.

Alla conferenza ha partecipato anche il governatore del Texas, Greg Abbott, che ha esortato i texani a mostrarsi uniti di fronte a questa tragedia: «Come abbiamo superato così tante sfide in passato, supereremo anche questa sfida».

Proteste in altre città Usa
La sparatoria di Dallas non ha fermato le proteste di Black Live Matter, il movimento contro la violenza della polizia nei confronti degli afroamericani. Le manifestazioni sono proseguite in tante città degli Stati Uniti, da Atlanta a St. Paul, in Minnesota, dove Philando Castile, 32 anni, è stato freddato durante un controllo da un agente di polizia mentre era alla guida dell’auto insieme alla compagna e alla bambina di quattro anni. Diamond Reynolds, la donna, ha avuto la freddezza di filmare con lo smartphone il fidanzato ferito a morte accanto a lei, mandando le immagini in diretta sui social media e scatendando l’ondata di proteste.

«I nostri giovani chiedono che vengano trattati in modo giusto ed equo, ogni generazione ha le sue richieste» ha detto il sindaco di Atlanta Kasim Reed durante la marcia organizzata nella città, rivendicando che con le misure adottate nella metropoli della Georgia lo scorso anno sono diminuiti del 10% gli incidenti in cui la polizia ha dovuto aprire il fuoco.

Si sono invece registrate tensioni e scontri in altre città del Paese: sabato notte e domenica mattina le manifestazioni sono degenerate in scontri con le forze dell’ordine a St. Paul, in Minnesota, dove sono state arrestate 102 persone che avevano bloccato la Interstate 94. Cinque poliziotti sono rimasti feriti nel lancio di petardi, bottiglie di vetro e mattoni da parte dei manifestanti che hanno forzato il cordone di sicurezza. L’altro fronte caldo è stato a Baton Rouge in Louisiana, teatro dell’altra uccisione di un afromericano, Alton Sterling, ad opera di due agenti che lo avevano bloccato a terra. Oltre 100 persone sono state arrestate tra cui anche l’ex candidato sindaco a Baltimora, Deray McKesson, esponente di spicco di Black Lives Matter.

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