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Nizza, polemiche sulla sicurezza Libération: «Il governo ha…

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stato di emergenza prorogato

Nizza, polemiche sulla sicurezza Libération: «Il governo ha mentito»

Il parlamento francese ha adottato in via definitiva la proroga di sei mesi dello stato d'emergenza decisa dopo l'attentato di Nizza. Il definitivo via libera arriva dopo il primo ok pronunciato ieri e martedì dall' Assemblea Nazionale e Senato.

Non si placano intanto le tensioni politiche seguite alla strage. Il quotidiano francese Libération ha lanciato un'accusa pesante: «Il governo di Parigi ha mentito». C'era un'unica auto della polizia a sbarrare l'ingresso della zona pedonale della Promenade des Anglais, dove è arrivato il camion utilizzato per l'attentato del 14 luglio a Nizza. E - a differenza di quanto affermato dall'Esecutivo - non si trattava di una macchina della polizia nazionale. È l'inquietante retroscena che svela questa mattina il quotidiano, una notizia che il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve si è comunque affrettato a definire una «controverità». Cazeneuve, ha chiesto una «valutazione tecnica» alla polizia delle politiche sul dispositivo di agenti presenti a Nizza la sera del 14 luglio.

Libération cita «una fonte di polizia che ha potuto visionare le immagini della videosorveglianza, una sola vettura della polizia, quella degli agenti della municipale, si trovava al centro della carreggiata, lato mare», nella zona dove la strada era diventata isola pedonale nella serata di festa in cui il camion è poi piombato sulla folla. In quel momento nessun agente della polizia era presente, sempre secondo Libération, che cita un testimone oculare.

Lo scontro, oltre che sulle questioni relative alla sicurezza, è palesemente politico. Una dura polemica contrappone d'altronde la municipalità di Nizza - guidata dal sindaco Christian Estrosi di centrodestra – e il governo di Hollande. Fin da subito la vicenda ha assunto toni polemici. Estrosi ha dichiarato: «Vorrei capire in che modo questo camion è riuscito a entrare nella zona pedonale».

Nel pomeriggio Cazeneuve, in una nota diffusa a Parigi dopo le accuse di Libération, ha però confermato implicitamente che a partire dalle ore 21 del 14 luglio il primo «punto di deviazione e controllo visivo» delle auto, a circa 400 metri dall'area pedonale per i festeggiamenti della festa nazionale sulla Promenade des Anglais, non era affidato alla Police Nationale ma alla Polizia municipale.

Sabato scorso la prefettura aveva affermato che «la missione perimetrica era stata affidata per i punti più sensibili agli equipaggi della Police nationale appoggiati da quelli della Polizia municipale». Un'affermazione che genera confusione sull'effettiva natura delle forze in campo. La prefettura ha spiegato oggi di distinguere tra il primo punto di deviazione del traffico, affidato effettivamente alla polizia municipale - come ha scritto lo stesso Cazeneuve in una nota diffusa a Parigi - e i blocchi immediatamente limitrofi alla zona pedonale, dove si svolgevano gli eventi del 14 luglio, a 400 metri dal primo punto di deviazione, che sarebbero stati presidiati dalla Police Nationale.

Operazione antiterrorismo a Parigi
Intanto un'operazione antiterrorismo si è svolta ad Argenteuil, nella banlieue di Parigi, non collegata, secondo le fonti, alla strage di Nizza. L’azione sarebbe stata volta ad accertare un'informazione anonima su un progetto d'azione violenta: è quanto riferisce una fonte di polizia citata da BFM-TV. La sezione antiterrorismo della procura di Parigi ha chiesto alla Dgsi e alle teste di cuoio del Raid di intervenire sul posto, nei pressi di una moschea e di una libreria islamica. Non sono state ritrovate armi né esplosivi, nonostante minuziose ricerche condotte anche con l'ausilio di cani. Lo riferisce la rete all news i-Telé. La polizia ha comunque trattenuto per verifiche una ventina di persone.

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