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Tokyo come Roma? Una donna favorita per la guida della metropoli

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domenica le elezioni

Tokyo come Roma? Una donna favorita per la guida della metropoli

TOKYO - La corsa alla carica di governatore di Tokyo si conclude questa domenica: come accaduto a Roma, si tratta di elezioni anticipate innescate dalle dimissioni del precedente titolare (Yoichi Masuzoe) a causa di una scandalo di rimborsi spese che gli aveva fatto perdere l'appoggio del suo partito; come a Roma, per la prima volta potrebbe prevalere una donna, che oltretutto si è candidata contro l'establishment (di cui però ha fatto parte).

Yuriko Koke, 64 anni, è scesa in campo senza l'appoggio del Partito Liberal-democratico del premier Shinzo Abe, con era arrivata a essere titolare del ministero dell'Ambiente e di quello della Difesa (in quest'ultima carica, fu la prima donna, anche se l'esperienza durò meno di due mesi prima di dimissioni mai del tutto spiegate). Il candidato ufficiale del partito di governo (e del suo alleato di coalizione Komeito) è Hiroya Masuda, 64 anni, ex ministro dell'Interno e ex governatore della provincia di Iwate.

I principali schieramenti dell’opposizione - dal Partito Democratico a quello comunista - appoggiano il 76enne ex giornalista televisivo Shuntaro Torigoe. Anche Koike è stata “anchorwoman”, come tale nota al grande pubblico anche prima di aver assunto cariche politiche (è stata parlamentare dal 1992).

Il Foreign Correspondents' Club of Japan li ha invitati tutti a un dibattito, disertato dai tre in pole position: alcuni sono francamente eccentrici, altri - come l'ex giornalista del New York Times e portabandiera dei freelance, Takashi Uesugi - hanno il primato di followers sui social media ma nessuna vera chance.

L'amministrazione metropolitana

Il governatorato di Tokyo ha un budget annuale di 13mila miliardi di yen e un personale composto da 168mila persone. L'area conta per oltre il 10% della popolazione e per il 20% del Pil nazionale (pur occupando solo lo 0,6% del territorio), con un numero di abitanti che di giorno supera i 15 milioni. Da sola, insomma, entrerebbe nelle prime venti economie del mondo. Le elezioni del 31 luglio sono le quarte dal 2011, ossia da quando l'allora governatore Shintaro Ishihara si dimise per concorrere a un posto alla Dieta. Entrambi i suoi successori - Naoki Inose e Yoichi Masuzoe - hanno dovuto dimettersi per scandali legati a questioni di soldi. Ovviamente le elezioni per la metropoli tendono in genere a rispecchiare le rivalità nella politica nazionale, ma a volte hanno riservato sorprese. Già nel 1991 e nel 1999, ad esempio, i candidati del partito di governo erano stati sconfitti a causa delle divisioni nello schieramento conservatore, come sta accadendo in questa tornata.

I temi della campagna elettorale
La sfida di più altro profilo per la città riguarda la preparazione per le Olimpiadi del 2020, a proposito delle quali i cenni iniziali di entusiasmo si sono raffreddati. Il gigantismo invocato per ottenere i Giochi è già andato incontro a un ridimensionamento, a partire dal ridimensionamento del nuovo Stadio Olimpico. La gente appare più interessata ad altro. Così le piattaforme dei candidati appaiono piuttosto vaghe sul tema olimpico: più che scintille, promettono di cercare di contenere i costi per evitare sprechi di denaro pubblico.

“La sfida di più ampio profilo riguarda la preparazioni delle Olimpiadi del 2020, ma i candidati e la gente sembrano preoccupati piuttosto del contenimento dei costi ”

 

Altre promesse comuni riguardano il miglioramento della preparazione della città per l'eventualità dell'arrivo di un grande terremoto e il tentativo di risolvere il problema della cronica insufficienza di strutture per assistenza a bambini e anziani: questioni indicate più in termini i obiettivi che non sotto il profilo di piani concreti di soluzione.

Molti elettori appaiono indecisi. Masuda conta sull'appoggio del partito e su un messaggio di stabilità ordinaria che già è risultato vincente nelle recenti elezioni nazionali per il rinnovo della Camera Alta. Koike gioca la carta del poter fare la storia come donna di carattere e “indipendente”, oltre che su questioni come ambiente e risparmio energetico per le quali è già nota (al ministero promosse la campagna Cool Biz per il risparmio energetico). Politicamente, però, è nota per conservatorismo e nazionalismo, che si è espresso nelle visite al tempio Yasukuni e nel favore a cambiamenti della Costituzione. Torigoe cerca di far leva sulle insoddisfazioni diffuse verso la politica dominante e i timori per i suoi possibili sviluppi.

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