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BREXIT

Brexit: Theresa May accelera, fuori dall’Ue senza voto in parlamento

Il premier conservatore britannico Theresa May non permetterà il voto in Parlamento sulla Brexit: attiverà direttamente l'Articolo 50 del trattato di Lisbona in modo da dare avvio alle trattative per il divorzio dall'Ue dopo il referendum del 23 giugno, lo scrive oggi il quotidiano britannico The Telegraph, di orientamento conservatore e fra i più convinti a schierarsi a favore della Brexit durante la campagna per il referendum vinto due mesi fa. Da parte loro, gli oppositori della Brexit sottolineano che il referendum ha solo una valenza consultiva e per questo sostengono che l'esito del voto deve essere approvato con un passaggio in Parlamento prima che l'Articolo 50 possa essere attivato.

Al momento di succedere a David Cameron, May aveva detto «Brexit significa Brexit», osservano fonti anonime citate dal Telegraph, quindi non offrirà ai suoi avversari l'opportunità di fermare l'uscita del Paese dalla Ue. In passato, infatti, l'ex premier Tony Blair e il candidato alla leadership del Labour Owen Smith - tra gli altri - hanno ipotizzato che i parlamentari a favore della campagna Remain potrebbero usare un voto in Parlamento per bloccare la Brexit.La premier britannica vuole quindi saltare il passaggio parlamentare.

Secondo il quotidiano conservatore, che non cita la sua fonte, May vorrebbe aggirare il voto dei deputati britannici, una maggioranza dei quali ha fatto campagna per il mantenimento del Regno Unito nell'Ue.

Spetterà però all'Alta corte di Giustizia di Londra di decidere in ottobre se Theresa May può attivare l'articolo 50 senza previo voto del Parlamento. May ha più volte affermato che non ricorrerà all'articolo 50 prima della fine dell'anno.

Intanto il vice ministro degli esteri tedesco, Michael Roth, avverte dalla Germania che i negoziati per lasciare l’Ue «saranno molto difficili» e Londra non deve sperare nella formula “cherry pick” cioè poter scegliere dell’Europa solo il meglio che ha da offrire.

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