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Tra i giovani Millennials, Hillary stacca Trump di 28 punti

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Tra i giovani Millennials, Hillary stacca Trump di 28 punti

NEW YORK - Hillary Clinton gode di un vantaggio netto nelle preferenze dei “Millennials”, la generazione cresciuta nel nuovo secolo, che invece snobba Donald Trump. Uno studio dell'Institute of Politics della Harvard University ha rilevato che il 49% degli elettori più giovani, quelli tra i 18 e i 29 anni, voteranno per Clinton, contro il 21% per Trump. Gli altri candidati hanno decisamente meno seguito: il libertario Gary Johnson vanta un rispettabile 14% ma la verde Jill Stein deve accontentarsi del 5 per cento.

TRA I MILLENNIALS HILLARY STACCA TRUMP
Percentuale su un campione di 2.150 giovani tra i 18 e i 29 anni intervistati tra il 7-17 ottobre (Fonte: Harvard University's Institute of Politics)

In uno scontro limitato ai due principali sfidanti, la vittoria di Clinton, che da questa generazione in passato non era mai stata particolarmente amata, è ancora più netta, segno che guadagna parte dei sostenitori dei candidati minori: vince con il 59% contro il 25% dell'avversario.

Di più. Tra le donne e tra i giovani bianchi, Hillary ha oggi un appoggio superiore a quello già straordinario di Barack Obama nel 2012. Tra le ragazze Clinton fa meglio di Obama di 14 punti, tra i bianchi di 2 punti e tra chi è senza laurea di 10 punti. Trump, al contempo, fa peggio del predecessore Mitt Romney persino tra i giovani repubblicani, di ben 17 punti, e li induce a una maggior probabilità di astensione.

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Il risultato, inoltre, appare cementato: solo il 6% dei sostenitori di Hillary e il 5% dei seguaci di Trump afferma che potrebbe cambiare idea entro l'8 novembre, data delle elezioni. «Dopo otto anni di una complicata relazione con i Millennials, negli ultimi giorni della campagna elettorale Hillary Clinton se li sta aggiudicando in modo convincente», ha detto John Della Volpe, il responsabile dei sondaggi dell'Istituto di Harvard. «Il suo tasso di popolarità nella fascia dei probabili elettori tra i 18 e i 29 anni è aumentato significativamente dall'estate e la combinazione delle sue performance solide nei dibattiti presidenziali e dell'incapacità sia di Trump che degli altri rivali di espandere la loro base le dà un vantaggio di 28 punti».

LA PROPENSIONE AL VOTO DEI MILLENNIALS
Percentuale su un campione di 2.150 giovani tra i 18 e i 29 anni intervistati tra il 7-17 ottobre (Fonte: Harvard University’s Institute of Politics)

I Millennials - che nel 2012 hanno rappresentato quasi un elettore su cinque e oggi hanno una propensione al voto del 49%, salita di un punto rispetto a 4 anni or sono - vedono Clinton come meglio attrezzata per rispondere alle loro inquietudini. E inquieti lo sono: il 51% guarda con apprensione al futuro, soltanto il 20% con speranza.

Le giovani bianche hanno espresso la maggior ansia, condivisa dal 60% delle interpellate. In discussione è anzitutto la possibilità di realizzare il “Sogno americano”, con solo il 33% delle ragazze bianche che crede di poter fare meglio dei genitori sotto il profilo finanziario e poco più, il 36%, dei ragazzi convinti di raggiungere un simile successo.

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