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Yellen a Trump: finirò il mandato. Su Wall Street no a…

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AUDIZIONE AL CONGRESSO

Yellen a Trump: finirò il mandato. Su Wall Street no a controriforma. «Presto un rialzo dei tassi»

Janet Yellen (Reuters)
Janet Yellen (Reuters)

Janet Yellen ribadisce che una stretta del credito negli Usa potrebbe arrivare a breve, annuncia che intende restare alla guida della Fed per l’intero mandato e boccia l’ipotesi di riforma della regolamentazione di Wall Street avanzata da Trump. Il presidente della Federal Reserve, nell’anticipazione scritta che ha preceduto l'audizione davanti a una Commissione del Congresso, ha detto che un aumento del costo del denaro potrebbe arrivare «relativamente presto se i dati macroeconomici continueranno a mostrare progressi». Allo stesso tempo, tuttavia, la Yellen ha segnalato, usando molta prudenza, che il mercato del lavoro e l'economia americana hanno ancora «margini di miglioramento». La prossima riunione della Fed si terrà i prossimi 13 e 14 dicembre e secondo diversi osservatori potrebbe essere già quella l'occasione per una stretta di politica monetaria.

Durante l’audizione la Yellen ha affrontato anche altri temi diventati di stretta attualità dopo l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. Innanzitutto ha detto che non prevede di dimettersi dalla presidenza della Fed. «È mia piena intenzione finire il mandato», ha detto, precisando di «non prevedere dimissioni anticipate». Yellen ha assunto l'incarico alla guida della Fed a febbraio 2014, dopo essere stata nominata dal presidente uscente Barack Obama, e il suo mandato dura quattro anni, dunque scade alla fine di gennaio del 2018.

Fed, Yellen: sbagliato abrogare la riforma della finanza

In secondo luogo ha difeso la legge Dodd-Frank, la riforma della finanza varata dal presidente uscente Barack Obama dopo la crisi del 2008. «Ha molti aspetti positivi» e non sarebbe opportuno «portare indietro le lancette della regolamentazione finanziaria». Anzi, «si dovrebbe essere felici che ora il sistema finanziario è più sicuro e poggia su basi più solide», ha risposto Yellen a chi le chiedeva un commento sul fatto che il presidente eletto Donald Trump ha più volte criticato la riforma e anticipato che una volta entrato alla Casa Bianca si impegnerà per rivederne varie parti. In particolare, «non sarebbe opportuno tornare ai precedenti standard sui mutui che hanno portato alla crisi».

Tornando alla politica monetaria, la Federal Reserve ha posto fine a sette anni di tassi a zero con un rialzo di un quarto di punto lo scorso dicembre, il primo in quasi dieci anni (l’ultimo rialzo dei tassi risaliva al giugno del 2006). Tale stretta non ha però ancora avuto seguito, anche a causa di turbolenze di breve termine come il crollo dei mercati cinesi lo scorso gennaio e il referendum sulla Brexit, sebbene quasi tutti gli osservatori scommettano su un nuovo rialzo di un quarto di punto nel direttivo del mese prossimo, che potrebbe così alzare i tassi tra lo 0,5% e lo 0,75% dall’attuale 0,25-0,50 per cento.

«Se il Fomc (il Comitato che decide sulla politica monetaria, ndr) dovesse rinviare un rialzo dei tassi per troppo tempo - ha dichiarato la Yellen - potrebbe ritrovarsi a dover varare una stretta in maniera relativamente brusca per evitare che l’economia si surriscaldi rispetto agli obiettivi di lungo termine della Banca centrale», cioè quelli in materia di occupazione e inflazione. Proprio oggi il dipartimento del Lavoro ha annunciato che l’inflazione negli Stati Uniti è salita allo 0,4% ad ottobre dallo 0,3% di settembre: la variazione annua è dell’1,6 per cento. Si tratta del dato più alto degli ultimi sei mesi e segnala un graduale ritorno dell’inflazione. «Tenere i tassi agli attuali livelli troppo a lungo potrebbe anche incoraggiare un'eccessiva assunzione di rischio e in ultima istanza minare la stabilità finanziaria», ha aggiunto Yellen.

La decisione di lasciare i tassi di interesse invariati durante la riunione del Fomc di novembre «non riflette una mancanza di fiducia nell'economia americana» da parte della Federal Reserve, ha precisato Yellen. Nell’audizione davanti al Congresso la presidente della banca centrale Usa ha parlato di progressi dell'economia, che «sembra avere accelerato dal passo lento di inizio anno», di moderati guadagni delle spese per consumi e di miglioramenti del mercato del lavoro. «Sebbene una crescita superiore ai trend della forza lavoro e dell'occupazione non può continuare a tempo indefinito, c'è comunque margine per ulteriori miglioramenti del mercato del lavoro», ha detto Yellen, facendo riferimento in modo particolare ai salari.

I listini a Wall Street hanno virato in positivo, anche se con guadagni contenuti, dopo le parole di Janet Yellen, poco prima della soglia di metà giornata di contrattazioni. Ulteriore sostegno è arrivato dalle notizie positive dal fronte macroeconomico americano, con una serie di dati superiori alle previsioni. Bene in particolare i numeri sui prezzi al consumo, l'avvio di nuovi cantieri e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, scesi al minimo dal 1973.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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