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L’annuncio DEL CANCELLIERE

Merkel: «Mi ricandido per la coesione della Germania, contro l’odio»

(Afp)
(Afp)

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FRANCOFORTE - Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha annunciato ufficialmente l'intenzione di ricandidarsi alle elezioni politiche dell'autunno 2017, alla ricerca di un quarto mandato. La sua ricandidatura sarà votata formalmente dal congresso del suo partito, i democristiani della Cdu, a Essen il 6 dicembre. «Ci ho pensato a lungo – ha detto in serata in conferenza stampa, senza tradire alcuna emozione, la signora Merkel, 62 anni, in carica dal 2005 – Dopo undici anni non è una decisione da poco per il Paese, per il partito e per me personalmente».

Il cancelliere riceverà l'appoggio anche dei “gemelli” bavaresi, i cristiano-sociali della Csu, ed è al momento favorita per la vittoria alle elezioni, che le consentirebbe, con un altro quadriennio al potere, di raggiungere il record di 16 anni da cancelliere del suo predecessore, Helmut Kohl, che lei stessa contribuì in modo decisivo a estromettere. Ma nell'ultimo anno, seppure stia godendo ora di un recupero di popolarità, può aver perso l'aura di invincibilità che aveva e deve confrontarsi con la marea montante del populismo non solo in Germania, ma nel resto d'Europa e negli Stati Uniti, e sicuramente è davanti alla prova più difficile della sua carriera politica, come lei stessa ha riconosciuto.

Il capo del Governo tedesco ha parlato di «tempi difficili e di incertezza», di tensioni in Europa con la crisi dell'euro, quella dei rifugiati e Brexit, e della situazione mondiale, e ha citato le proprie doti di esperienza. Dopo l'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, la signora Merkel è vista come il principale difensore dei valori comuni e dell'ordine liberale dell'Occidente. Ieri ha ripetuto, come nel messaggio inviato a Trump dopo il voto americano, della necessità di agire sulla base dei «valori della democrazia e del rispetto di tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla razza, dal sesso, e dalle opinioni politiche». Ma ha in qualche modo rifiutato il manto dell'anti-Trump e di nuovo leader del mondo occidentale che qualche commentatore le ha attribuito, sostenendo che «nessuno può determinare la direzione del mondo da solo, nemmeno il cancelliere tedesco».

In Germania, dove «verremo attaccati dall'estrema destra e dalla sinistra», la signora Merkel si è presentata come il leader che vuole «lavorare per la coesione del Paese. Possiamo discutere, ma non odiare, insultare, o escludere. La nostra missione è risolvere i problemi dei cittadini e nei prossimi mesi dovremo discutere le misure per farlo», ha concluso con caratteristico pragmatismo.

Inarrestabile Angela

L'annuncio, atteso da tempo, è venuto in mattinata a un incontro con i vertici del partito nella sede della Cdu, a Berlino, ed è stato salutato con un fragoroso applauso. «Non sarà una passeggiata», ha detto il cancelliere, la cui popolarità era precipitata nei mesi scorsi, dalle vette di oltre il 70%, a causa della sua politica delle porte aperte ai rifugiati dal Medio oriente, che lo scorso anno ha favorito oltre un milione di arrivi in Germania, e una serie di atti di violenza in cui sono stati coinvolti numerosi richiedenti asilo. Un sondaggio pubblicato dal settimanale “Bild am Sonntag” quasi contemporaneamente all'annuncio ha rivelato però che il 55% degli interpellati è ora favorevole alla ricandidatura, contro il 42% di agosto, quando per la prima volta la maggioranza si era dichiarata contraria.

Negli ultimi mesi, la Cdu ha subito anche una serie di pesanti sconfitte in elezioni regionali, la più umiliante delle quali in Meclemburgo, il collegio del cancelliere, dove i democristiani sono stati superati da Alternativa per la Germania (AfD), il partito anti-immigrati che ha guadagnato consensi proprio in seguito alle scelte del Governo sull'accoglienza ai rifugiati. A quel punto, la posizione della signora Merkel è stata contestata all'interno del suo stesso partito e soprattutto dalla Csu. La chiusura della rotta balcanica e l'accordo con la Turchia hanno però nel frattempo bruscamente ridimensionato gli arrivi. E il buon andamento dell'economia, con la disoccupazione ai minimi da 25 anni a questa parte, è un altro fattore che gioca a favore del capo del Governo.
Prima di Essen, il partito lavorerà a un programma elettorale il cui principale obiettivo sarà limitare i consensi di AfD, che a livello nazionale sono oggi attorno al 13%. L'unione Cdu/Csu è al 33% (in netto calo rispetto al 41% delle elezioni del 2013, ma in lieve recupero) e i socialdemocratici della Spd, partner della grande coalizione di governo, che non ha ancora scelto il proprio candidato, al 24%. Il programma dovrebbe tra l'altro includere regole più severe e rimpatri per i rifugiati che non accettano di integrarsi nella società tedesca. Inoltre, il ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, ha già annunciato un bilancio con diverse misure a favore dei pensionati, un importante serbatoio di voti di AfD.
La probabile frammentazione del prossimo parlamento, dove i partiti rappresentati potrebbero passare da quattro a sei, con l'ingresso di AfD e il possibile rientro dei liberali, può far sì che la permanenza al Governo della signora Merkel risulti alla fine senza alternative, a meno di un nuovo calo di consensi, anche se con minore entusiasmo da parte dell'elettorato rispetto a quattro anni fa.

Merkel, mi ricandido per difendere valori democrazia

L'evoluzione del quadro internazionale ha contribuito a sua volta a spingere la ricandidatura: la scelta della Gran Bretagna a favore di Brexit, l'uscita dall'Unione europea, che solleva dubbi sul futuro della Ue stessa, la perdurante crisi dell'eurozona, e l'elezione di Donald Trump alle presidenziali degli Stati Uniti hanno rafforzato l'appoggio a un leader affidabile e di esperienza come la signora Merkel, che viene visto come un bastione contro il populismo emerso nei due voti. Nei giorni scorsi aveva ricevuto il sostegno, scherzoso ma non troppo, del presidente americano uscente, Barack Obama, nel corso della sua ultima visita in Europa. “Se fossi tedesco, voterei per lei”, ha detto Obama. In quell'occasione, il capo del Governo tedesco aveva preferito evitare commenti sulla sua ricandidatura.
Nei mesi passati si è discusso anche se il cancelliere, una volta rieletto, resterebbe in carica per l'intero mandato. In conferenza stampa, Angela Merkel ha affermato di voler servire per l'intero quadriennio.


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