Mondo

Brexit, Hammond taglia le stime di crescita 2017 a +1,4%…

  • Abbonati
  • Accedi
Autumn statement

Brexit, Hammond taglia le stime di crescita 2017 a +1,4% (dal 2,2%)

Foto Afp
Foto Afp

L'ultimo sprint prima di un rallentamento destinato a protrarsi nel tempo. Londra fa i conti con la Brexit e se scopre di crescere nel 2016 più del previsto (2,1% contro il 2% calcolato dall' Office for budget responsibility in marzo) riconosce di dover cedere agli effetti del divorzio europeo negli anni a venire. Il Cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond nel suo primo Autumn statement - Finanziaria d'autunno - ha sgranato un rosario di previsioni al ribasso: nel 2017 il pil britannico si fermerà a 1,4%, lo 0,8 meno del previsto e così proseguirà, con numeri variabili, fino al 2020 quando ritroverà il ritmo di sviluppo immaginato nel marzo scorso, in epoca pre Brexit, con un più 2% annuo.

Sul campo della battaglia referendaria rimarrà la promessa sventolata dai governi conservatori per molti anni: il pareggio di bilancio nel 2020. La Gran Bretagna continuerà ad essere in deficit e con un debito pubblico che Hammond ha riconosciuto balzare oltre il 90% nel 2018. In totale il governo britannico considera di dover aumentare l'indebitamento pubblico di 120 miliardi di sterline nei cinque anni prossimi venturi.

Il morso dell'addio a Bruxelles comincia dunque a prendere corpo con nettezza seppure con una silhouette indefinita perché nessuno sa quali saranno le reali conseguenze. “Il nostro mandato - ha detto detto il Cancelliere -è di dare maggiore resistenza al contesto economico post - Ue e al quadro transitorio che verrà . Per questo dobbiamo misurarci con storiche debolezze a cominciare dalla scarsa produttività”.

Philip Hanmmond ha ribadito che la corporate tax nel 2020 calerà, come previsto, al 17% senza dare sostanza alle voci di chi immaginava una sforbiciata al 15 per cento. Per far fronte alle esigenze dei ceti meno abbienti, una voce importante del voto di giugno, il Cancelliere ha annunciato l'aumento del salario minimo a 7,5 sterline l'ora (era 7,20) e 1,4 miliardi per rilanciare l'edilizia popolare.

© Riproduzione riservata