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Ecco le nuove regole Ue sulle banche: meno rischi nei bilanci

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PROPOSTE DELLA COMMISSIONE

Ecco le nuove regole Ue sulle banche: meno rischi nei bilanci

  • –dal nostro corrispondente
Valdis Dombrovskis (Ansa)
Valdis Dombrovskis (Ansa)

BRUXELLES – La Commissione europea ha presentato oggi un importante pacchetto legislativo, molto articolato, che deve servire a ridurre ulteriormente i rischi nei bilanci bancari. Oltre a introdurre nuovi requisiti di capitale, in particolare per limitare l'uso della leva finanziaria, l'esecutivo comunitario vuole tenere conto delle molte differenze tra le banche in Europa, riducendo gli oneri amministrativi per gli istituti di credito più piccoli.

«Presentiamo una nuova proposta di riduzione dei rischi nel settore bancario che si basa sugli standard decisi a livello internazionale, ma prendendo in considerazione le specificità del settore bancario europeo», ha detto il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis in una conferenza stampa a Bruxelles. Il pacchetto giunge mentre si dibatte in Europa e all'estero se e quanto proseguire sulla strada della regolamentazione.

“Presentiamo una nuova proposta di riduzione dei rischi nel settore bancario che si basa sugli standard decisi a livello internazionale, ma prendendo in considerazione le specificità del settore bancario europeo”

Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea 

Per migliorare la solidità delle banche, la Commissione propone al Consiglio e al Parlamento di adottare un nuovo coefficiente massimo di leva finanziaria per le banche più grandi pari al 3% del capitale Tier One; regole vincolanti che impongano maggiore equilibrio tra finanziamento a breve termine e prestiti a lungo termine; l'adozione del TLAC (Total Loss Absorbing Capacity, vale a dire una percentuale di fondi propri per meglio assorbire le perdite) per le banche più grandi. Per rafforzare il ruolo delle banche nel finanziamento dell'economia reale e in particolare delle piccole e medie imprese, l'esecutivo comunitario propone di rivedere il fattore di supporto alle PMI (Sme Supporting Factor in inglese), eliminando limiti ai prestiti che permettono alla banche di effettuare accantonamenti meno elevati del normale (si veda l'articolo di domenica su ilsole24ore.com). Bruxelles vuole anche eliminare alcuni oneri amministrativi per gli istituti di credito più piccoli.

Per promuovere il ruolo delle banche nel contribuire a mercati dei capitali sempre più liquidi ed efficienti c'è la volontà da parte della Commissione europea di evitare fondi propri troppo elevati quando si tratta di bilanciare i portafogli di negoziazione; di ridurre i costi di emissione o di detenzione di alcuni strumenti (tra cui il debito sovrano e I titoli cartolarizzati di elevata qualità); eliminare i fattori che potrebbero indurre le banche a non avere il ruolo di controparte. In una conferenza stampa, il vice presidente Dombrovskis ha confermato che nel quadro dei negoziati sulle regole prudenziali di Basilea III l'Unione è contraria a un qualsiasi aumento dei requisiti patrimoniali che possa incidere indirettamente sulla crescita economica. Infine, le nuove regole per la stabilità bancaria sono pensate per i 13 istituti di credito sistemici dell'Unione, ma “si applicheranno anche alle banche di Paesi terzi con forte presenza nel territorio della Ue”, ha detto l'ex premier lettone.

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