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Trump minaccia la Corea del Nord e preme sulla Cina

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verso il vertice con xi

Trump minaccia la Corea del Nord e preme sulla Cina

LaPresse
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TOKYO - Questa volta Donald Trump non si e' limitato a uno dei suoi inflazionati tweet, ma ha scelto un quotidiano tradizionale, il Financial Times, per lanciare la più grave delle minacce contro la Corea del Nord e un monito severo alla Cina a pochi giorni dal vertice di giovedì in Florida con il presidente Xi Jinping. Se Pechino non risolverà il problema della Corea del Nord lo faremo noi, ha detto in sostanza il presidente americano, sottolineando: risolveremo la questione della minaccia nucleare nordcoreana anche da soli e con un successo totale.

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Non ha poi specificato bene cosa intenda fare, ma di recente il segretario di Stato Rex Tillerson a Seul ha dichiarato che l'opzione di un attacco militare americano e' sul tavolo in quanto la cosiddetta “pazienza strategica” perseguita dall'amministrazione Obama e' finita.
Trump ha poi fatto intendere che potrebbe esser meno duro sul fronte commerciale con la Cina, gia' minacciata di alti dazi per ridurre il deficit commerciale americano, se Pechino moltiplicherà le pressioni su Pyongyang. Un approccio piuttosto inedito alla diplomazia internazionale, insomma, che lega questioni economiche e di sicurezza e torna a far aleggiare venti di guerra in Asia orientale. I mercati finanziari asiatici , pero', sembrano non credere che la parola passera' alle bombe, almeno per il momento, e hanno iniziato senza particolari scosse il nuovo trimestre. Secondo fonti di intelligence militare, il regime guidato da Kim Jong un starebbe preparando un nuovo test atomico per i prossimi giorni. Gli Stati Uniti temono in particolare i progressi di Pyongyang non solo sul fronte nucleare, ma su quello dei missili balistici a lunga gittata che potrebbe in futuro arrivare a colpire il territorio degli Stati Uniti.

Dopo gli ultimi test missilistici, in effetti anche la Cina ha preso nuove iniziative, sospendendo a febbraio fino a fine anno l'import di carbone dalla Corea del Nord. Ma non e' interesse cinese quello di favorire o anche assistere a un crollo del regime dittatoriale nel Paese vicino, in quanto questo porterebbe probabilmente sia a un forte flusso di rifugiati sia a una riunificazione del Paese sotto l'egida della Corea del Sud alleata degli Usa.
Il summit tra Trump e Xi - come del resto lo stesso presidente americano aveva annunciato nei giorni scorsi con un tweet - si profila dunque “molto difficile”. E non solo per le questioni commerciali, comunque in primo piano dopo i due ordini esecutivi con cui Trump ha avviato una profonda revisione dell'attuale politica Usa mettendo nel mirino in particolare i Paesi con i quali gli Usa hanno un forte disavanzo commerciale: non solo la Cina, ma anche il Giappone e altri.

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