Mondo

La portaerei Us Vinson punta verso la Corea del Nord

  • Abbonati
  • Accedi
esteri

La portaerei Us Vinson punta verso la Corea del Nord

Reuters
Reuters

La portaerei statunitense Carl Vinson, che guida il Carrier Strike Group 1 che annovera cacciatorpedinieri Aegis e altre unità, ha lasciato sabato Singapore su ordine dell'ammiraglio Harry Harris, comandante della flotta Usa nel Pacifico, variando la destinazione da quella originaria dell'Australia a quella attuale della penisola coreana. Secondo quanto detto dalla Terza flotta americana, la mossa è legata all'ultimo test missilistico (fallito) di mercoledì dei coreani del Nord e ai segnali secondo cui Pyongyang potrebbe effettuare il suo sesto test nucleare verso il 15 aprile, per celebrare il compleanno del fondatore dello Stato Kim Il-sung.

Il presidente Donald Trump ha minacciato azioni unilaterali contro Pyongyang, che hanno acquisito maggior peso dopo l'attacco ordinato contro la Siria accusata dell'uso di armi chimiche.

Il North American Aerospace Defense Command, che vigila sulle possibili minacce balistiche contro gli Usa, ha reso noto di essere “assolutamente fiducioso” sulla capacità di intercettare e distruggere missili intercontinentali di Pyongyang.

La portaerei Carl Vinson, classe Nimitz e a propulsione nucleare, è da febbraio in Estremo Oriente: insieme alla flotta di cacciatorpedinieri Aegis ha partecipato, come ha detto la Marina Usa il 18 febbraio, alle attività di routine e addestramento nel mar delle Filippine, parte della prima missione nel Pacifico occidentale dal 2015 e del piano sulla libertà di navigazione con la presidenza Trump. Da inizio marzo, invece, ha preso parte alle manovre congiunte di Usa e Corea del Sud nel mezzo delle tensioni intercoreane alimentate dal test del missile fatto il 12 febbraio da Pyongyang e dall'omicidio del 13 febbraio a Kuala
Lumpur di Kim Jong-nam, fratellastro del leader Kim Jong-un.

“Foal Eagle”, questo il nome della prima fase delle esercitazioni, è “una prova generale” sul campo che coinvolge le forze di terra, aeree e navali dei due Paesi e che termineranno a fine aprile, mentre “Key Resolve”, la seconda fase, è una prova di simulazione fatta con i computer iniziata il 13 marzo e finita dopo due settimane. Infine, la missione a Singapore attraverso il mar Cinese meridionale, teatro di aspri scontri e contese territoriali tra la Cina e i Paesi vicini. Nei piani originari, il gruppo navale avrebbe dovuto fare rotta verso l'Australia, ma i timori di nuove intemperanze di Pyongyang, con l'ipotesi di sesto test nucleare o di lancio di un missile intercontinentale a ridosso del 15 aprile (compleanno del fondatore dello Stato, Kim Il-sung), ha portato al cambio di programma e al ritorno verso la penisola coreana.

Alcune settimana fa, Uriminzokkiri, il principale mezzo di propaganda verso l'esterno della Corea del Nord, ha postato sul suo sito web una videoclip che mostra le immagini della portaerei Vinson prima di finire nel mirino immaginario di Pyongyang e poi bruciare.

© Riproduzione riservata