Il sempre più potente esercito dei “cloni” ha infranto il penultimo tabù: quello sulle droghe terapeutiche. Il 5 aprile Horizons ha ufficialmente lanciato alla Borsa di Toronto il Medical Marijuana Life Sciences Etf, il primo a investire su un paniere di società che commercializzano appunto “maria” a scopo terapeutico, replicando il Solactive’s North American Medical Marijuana Index. E anche se alcuni cinici trader di Wall Street ci scherzano sopra dicendo che l’emittente è il più grande grossista di “erba” della storia, l’operazione è - oltre che seria - seriamente redditizia.
L’Etf sulla marijuana terapeutica nei suoi primi giorni di contrattazioni ha polverizzato diversi record. A partire dai volumi: gli scambi medi giornalieri si aggirano sul milione di quote, il che è impressionante se pensiamo che degli altri quattro Etf lanciati questo mese il secondo più scambiato trada circa 5mila “pezzi” al giorno, e gli altri solo 500. Di conseguenza, anche le masse gestite non sono indifferenti: quasi 100 milioni di dollari canadesi (75 milioni di dollari statunitensi), un ottimo risultato per un Etf appena nato e così di nicchia. Quotato a 10 dollari canadesi, l’Etf ora ne vale 10,9, con un guadagno in pochi giorni di quasi il 10%. Le commissioni si aggirano sullo 0,75%.
Un successo abbastanza raro nell’ormai colossale esercito dei “cloni”. Raro ma non difficile da spiegare: sull’onda della legalizzazione in 28 Stati americani più il District of Columbia, l’industria della marijuana terapeutica ha triplicato le vendite in appena quattro anni, archiviando il 2016 con un +30% secondo Arcview Market Research. Fino a ieri però mancava un prodotto focalizzato su questo settore. Il vuoto è stato colmato dallintuizione di Horizons Etf Management con questo prodotto che, ricordiamo, investe solo in società attive nel business della marijuana terapeutica, non di quella a scopi ricreativi.
Al suo esordio in “pancia” all’Etf c’erano i titoli di 16 società del settore, ciascuna delle quali con un peso non superiore all’11% del totale. Le prime dieci (quotate in Nord America) sono Aurora Cannabis, Insys Therapeutics, Aphria, ScottsMiracle-Gro, Canopy Growth, GW Pharmaceuticals, Zynerba Pharmaceuticals, Cronos Group, CanniMed Therapeutics e Organigram. Le prime sei società dell’elenco pesano per circa il 60% del “clone”.
Il penultimo tabù dell’industria del risparmio gestito è crollato. Resta l’ultimo: quello sui bitcoin. Ma quanto tempo potremo resistere senza un Etf sulla cybermoneta?
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