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DISCORSO A RIAD

Trump ai leader arabi: «Cacciate i terroristi dalle vostre terre»

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Tutto come da copione. Donald Trump punta a una grande coalizione con Riad capofila per sconfiggere il terrorismo e da qui il tentativo di ricucitura con il mondo musulmano. «Il nostro obiettivo comune deve essere quello di creare una grande coalizione per distruggere il terrorismo» ha detto il presidente Trump rivolgendosi ai leader del mondo arabo riuniti nella capitale saudita. «La maggioranza musulmana deve prendere la leadership nella lotta alla radicalizzazione», ha aggiunto. Perché, ha poi esplicitato «questa non è una lotta tra le diverse fedi, sette o civiltà. Questa è una lotta tra criminali barbarici che cercano di annullare la vita umana e le persone di tutte le religioni che cercano di proteggerla. Questa è una lotta tra il bene e il male».

L’America al vostro fianco
E ancora : «Non ci può essere tolleranza verso il terrorismo. Possiamo vincere solo se le forze del bene saranno unite e se tutti in questa stanza daranno il loro contributo. L'America è pronta a stare al vostro fianco ma non possiamo annientare il nemico al posto vostro: cacciate i terroristi dai vostri luoghi di culto e dalla vostra terra», è stato l'appello poi lanciato. Il presidente ha poi proseguito il suo discorso: «Spero che la giornata di oggi possa essere ricordata come l'inizio della pace in Medio Oriente e in tutto il mondo» ha detto Trump appellandosi a una retorica che se sarà suonata bene in molte capitali della penisola araba certo non avrà fatto piacere a Teheran, vero convitato di pietra della riunione di Riad e della nuova politica inaugurata dalla Casa Bianca in netta differenziazione da quanto sostenuto dalla precedente amministrazione Obama che proprio nelle aperture all’Iran aveva trovato il fulcro di un nuovo approccio alla politica mediorentale.

L’attacco a Teheran
E quand'anche il messaggio non fosse stato chiaro Trump ha poi direttamente attaccato l'Iran: “Sostiene il terrorismo e ha aiutato Assad a compiere atti deprecabili in Siria”, ma “arriverà il giorno che il popolo iraniano avrà il governo giusto e che merita”.

Trump si unisce alla danza tradizionale delle spade saudita

«I terroristi non venerano dio, ma la morte». Quella contro il terrorismo «non è una battaglia tra fedi, religioni o ideologie, ma tra criminali barbari e brave persone che vogliono proteggere la vita. È una battaglia tra il bene e il male: possiamo superare questo male solo se le forze del bene saranno unite e forti» ha poi insistito Trump.

Le prossime tappe in Israele e Vaticano
«Dopo Riad sarò in Israele e in Vaticano. Se le tre fedi si uniscono, la pace è possibile in tutto il mondo, anche tra Israele e palestinesi» ha enfatizzato il presidente. “Unitevi a me, combattiamo insieme. Perché uniti non possiamo fallire, nessuno ci riuscirà” ha infine concluso Trump.

A Riad un centro per la lotta al terrosimo
Intanto proprio oggi gli Stati Uniti e i sei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo hanno firmato un accordo che prevede la creazione di un centro a Riad per la lotta al terrorismo. L'annuncio dell'accordo è giunto durante l'incontro fra Trump e i leader dei sei Paesi (Arabia Saudita, Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar e gli Emirati Arabi Uniti) a Riad, seconda tappa del suo viaggio in Arabia Saudita.

Secondo il vice consigliere per la Sicurezza Usa, Dina Powell, l'accordo firmato “rappresenta il massimo sforzo” per non finanziare le organizzazioni terroristiche e include anche l'impegno a perseguire chi sostiene i gruppi terroristici. Poco prima dell'incontro con l'emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, Trump ha detto che i due discuteranno l'acquisto di “un sacco di belle attrezzature militari” perché “nessuno realizza” armi come gli Stati Uniti e l'accordo creerà posti di lavoro negli Usa e garantirà sicurezza per il Qatar.

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