Mondo

Pyongyang lancia un altro missile balistico: «Possiamo colpire gli…

  • Abbonati
  • Accedi
il nuovo test coreano

Pyongyang lancia un altro missile balistico: «Possiamo colpire gli Usa»

(Epa)
(Epa)

TOKYO - Il messaggio è stato chiaro: la Corea del Nord è in grado di lanciare missili intercontinentali quando vuole e da ogni località. Il test missilistico di ieri manifesta un ulteriore miglioramento delle capacità offensive del regime, in quanto lanciato in un orario e da un luogo sorprendenti. Non di prima mattina, come accade solitamente, ma intorno alla mezzanotte ora locale, e dalla provincia di Chagang, nel remoto nord del Paese.

A sottolineare l'affidabilità del sistema Icbm sviluppato dal regime e la capacità di sparare da ogni posto e in qualsiasi momento è stato lo stesso leader Kim Jong Un, citato dall'agenzia di stampa statale, che ha definito il nuovo test missilistico - effettuato a meno di un mese dal primo lancio balistico intercontinentale del 4 luglio scorso - come un serio avvertimento agli Stati Uniti, il cui intero territorio continentale sarebbe sotto tiro.

Il missile, secondo la Corea del Nord, ha volato, partendo da Mupyong-ni, per 998 chilometri, coperti in 47 minuti e 12 secondi, innalzandosi fino a una altitudine di 3.724,9 km. Dati sostanzialmente confermati, con l’aggiunta che il missile è caduto dentro la zona economica esclusiva marittima del Giappone.
Un portavoce del Pentagono ha dichiarato che in effetti si è trattato di un missile intercontinentale. Secondo alcuni esperti, non è più solo l'Alaska, ma anche la costa orientale degli States (con Los Angeles) a essere alla portata degli Icbm del regime di Kim.

La maggior parte degli analisti resta comunque scettica sulla possibilità che i nordcoreani siano già in grado di miniaturizzare testate atomiche al fine di poterle montare su missili Icbm. Ma si tratta ormai di una questione di tempo. Inoltre non viene però escluso che l'ultimo missile sia una versione migliorata di quello lanciato il 4 luglio.

Il quattordicesimo lancio missilistico nordcoreano di quest'anno è avvenuto all'indomani delle celebrazioni per la fine della guerra di Corea (terminata 64 anni fa con un armistizio ancora in vigore) e di nuove sanzioni varate dal Giappone che hanno suscitato le proteste della Cina (in quanto mettono nel mirino anche due società cinesi).

Ferma condanna dell'accaduto è stata espressa a Washington, Tokyo, Seul e altrove. Il presidente Donald Trump, in un comunicato scritto, ha dichiarato che si tratta di una minaccia al mondo e che queste armi «isolano ulteriormente la Corea del Nord, indeboliscono la sua economia e impoveriscono la sua popolazione. Gli Stati Uniti intraprenderanno tutti i passi necessari per garantire la sicurezza del territorio americano e per proteggere i nostri alleati nella regione».

Poche ore dopo il lancio, ci sono state esercitazioni militari congiunte tra forze armate americane e sudcoreane.

© Riproduzione riservata