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Nord Corea: «Pronti a dare una lezione agli Usa con la forza nucleare…

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cresce la tensione

Nord Corea: «Pronti a dare una lezione agli Usa con la forza nucleare strategica»

  • – di Redazione Online
(Ap)
(Ap)

Cresce la tensionenella penisola coreana. La Corea del Nord «è pronta a dare agli Stati Uniti una severa lezione con la sua forza nucleare strategica», ha detto poco fa il ministro degli Esteri Ri Yong Ho, aggiungendo che il suo Paese non vuole usare le proprie armi nucleari contro alcun Paese «eccetto gli Usa», a meno che qualcun altro non si unisca all’iniziativa americana, perché la responsabilità della crisi nella penisola coreana è soltanto di Washington. Poi ha aggiunto che Pyongyang non metterà «in nessun caso» sul tavolo dei negoziati il suo arsenale nucleare.

Pyongyang ha inoltre promesso che la vendetta della Corea del Nord contro gli Stati Uniti per le nuove e dure sanzioni Onu sarà «mille volte più grande», poiché le sanzioni sono il frutto di un «odioso complotto degli Usa per isolare e soffocare» la Corea del Nord. Le misure, prosegue la nota, non costringeranno mai il Paese a trattare sul suo programma nucleare.

Tutto questo all’indomani di una dichiarazione congiunta, rilasciata da Trump e dal presidente sudcoreano Moon Jae-in dopo un colloquio telefonico, che suona così: «La Corea del Nord rappresenta una crescente minaccia, seria e diretta, contro gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il Giappone, così come contro gran parte dei Paesi nel mondo».

Più morbido nelle ultime ore l’approccio del Segretario di Stato americano Rex Tillerson, che parlando a Manila, a margine dell’Associazione delle nazioni del sudest asiatico, ha sottolineato come l’interruzione dei lanci missilistici possa rappresentare il «primo e più forte segnale» della buona volontà di parte di Pyongyang di negoziare con gli Stati Uniti.

Anche la Russia invita i nordcoreani alla prudenza: tutte le parti coinvolte nella crisi coreana devono «evitare l’uso della forza» e «cercare metodi olitici e diplomatici per risolvere i problemi che la regione sta affrontando, inclusa la denuclearizzazione della penisola coreana». In questi termini si sarebbe espresso il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, con il suo omologo nordcoreano Ri Yong-ho, sempre a Manila.

Intanto ieri la Cina ha lanciato un nuovo monito al regime di Kim Jong-un perché cessi le provocazioni e accetti di affrontare il nodo del programma nucleare nordcoreano.

Ma Pechino ha lanciato anche un’offensiva diplomatica sulla delicata questione del Mar Cinese Merdidionale, dicendosi pronta ad aprire i negoziati con i Paesi vicini già nel 2017. L’obiettivo è porre fine alle dispute marittime che sempre più rischiano di trasformare la regione in un pericoloso focolaio

L’idea è quella di un patto di non aggressione che coinvolga tutti - dal Giappone alla Corea del Sud passando per Vietnam, Indonesia e Filippine - volto a prevenire eventuali scontri in una delle aree più contese del pianeta. In particolare il ministro degli esteri cinese ha spiegato che l’inizio delle trattative per arrivare a un «codice di condotta» potrebbe essere annunciato dai capi di stato dell’Associazione delle nazioni del sudest asiatico già a novembre, quando si incontreranno nelle Filippine per il summit annuale.

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