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Trump: «Tokyo grande alleato ma il commercio bilaterale non è…

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La visita in giappone

Trump: «Tokyo grande alleato ma il commercio bilaterale non è equo»

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

La terribile sparatoria nella chiesa battista in Texas ha gettato un’ombra sull’atmosfera positiva della visita di Donald Trump in Giappone. Il presidente ha condannato l’eccidio con parole dure, definendolo come un atto malvagio e orribile, ed è parso ai giapponesi un po’ distratto su altri temi, con frequenti telefonate per seguire gli sviluppi della vicenda.
Tutto era andato ieri per il meglio, in un nuovo saggio della cosiddetta diplomazia del golf, con il presidente a giocare tra palline e buche in compagnia del premier Shinzo Abe e di un campione come Hideki Matsuyama, con tanto di autografi dei leader su cappellini bianchi con la scritta «Donald & Shinzo: make alliance even greater». Nel frattempo la first lady Melania era andata da Mikimoto sulla Ginza a farsi spiegare i segreti della coltivazione delle perle, accompagnata da Akie Abe.

Dal sushi di Obama all’hamburger di Trump
Oggi Trump ha semplicemente stretto la mano dell’imperatore Akihito, senza inchinarsi come aveva fatto Barack Obama suscitando polemiche. Il tu per tu, alla presenza di Melania e dell’imperatrice, è durato circa mezz’ora, senza pranzo (come era accaduto nell’ultima occasione con Obama) in quanto tecnicamente quella di Trump è una «visita ufficiale» e non una «visita di Stato».

Anche il cibo segnala una differenza tra i due presidenti: se a Obama era stato offerto il sushi, per Trump - che in un libro aveva espresso il suo disgusto per il pesce crudo - c’è stato a pranzo un hamburger con carne americana e a cena il teppanyaki in un ristorante di alta classe a Ginza.
Il carnivoro Trump dovrebbe oggi mostrarsi più aggressivo nei confronti della Corea del Nord, mentre il premier giapponese Abe condividerà una linea dura, secondo cui non il dialogo ma solo una massimizzazione delle pressioni internazionali può indurre Pyongyang a rivedere i suoi piani missilistici e nucleari.

«Squilibri nel commercio»
In un incontro con uomini d’affari alla residenza dell’ambasciatore americano, Trump ha accusato questa mattina il Giappone di avere un eccessivo avanzo commerciale, pari a quasi 70 miliardi di dollari l’anno scorso. Secondo Trump, Tokyo esporta troppo e soprattutto importa troppo poco dagli Stati Uniti, in un commercio squilibrato che non appare sufficientemente equo e aperto ma che «lo sarà presto».

Ha citato esplicitamente il caso del settore auto, in cui «praticamente nessun autoveicolo» prodotto negli Usa viene venduto in Giappone. La parte giapponese non vuole accedere alla richiesta americana di avviare subito un negoziato commerciale bilaterale e fa notare che il deficit è in calo rispetto al passato, mentre quello di Washington con la Cina cresce ed è cinque volte superiore. Trump non dovrebbe spingersi troppo avanti su questo punto con l’amico Abe: la questione sarà affrontata senza toni aspri, smussata dalla promessa giapponese di investimenti per l’economia Usa.

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