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AGENZIA EUROPEA DEL FARMACO

Ema: le buste condannano Milano. Vince Amsterdam. Gentiloni: «Che beffa!»

Il ministro degli Esteri olandese Halbe Zijlstra
Il ministro degli Esteri olandese Halbe Zijlstra

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BRUXELLES – Bruciando Milano sul filo di lana, il governo olandese ha ottenuto di ospitare ad Amsterdam la sede dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), chiamata a lasciare Londra per via della scelta della Gran Bretagna di lasciare l'Unione. La scelta dei Ventisette è avvenuta oggi qui a Bruxelles per sorteggio, dopo che nel terzo turno di votazione la capitale olandese aveva ottenuto lo stesso numero di suffragi di Milano. Si tratta del primo atto concreto provocato da Brexit.

«Grazie a Milano e grazie a tutti coloro che si sono impegnati per l'Ema, nelle istituzioni e nel privato. Una candidatura solida sconfitta solo da un sorteggio. Che beffa!». È questo il commento via twitter del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Milano (25 punti), Amsterdam (20 punti) e Copenhagen (20 punti) avevano superato il primo turno. Al secondo turno avevano avuto la meglio Milano e Amsterdam, rispettivamente con 12 e 9 punti. Al terzo turno le due città sono finite a pari merito, in assenza della Slovacchia che aveva lasciato la sede del Consiglio. Il sorteggio è stato inevitabile. È la prima volta che i Ventisette selezionano la sede di una agenzia comunitaria per scrutinio segreto, anziché oscure trattative diplomatiche dietro le quinte.

La sede dell'Ema conta circa 900 dipendenti e ha il compito di valutare l'entrata sul mercato di delicati medicinali. La vittoria di Amsterdam mostra come abbiano prevalso logiche di merito, e non geopolitiche. Fin dal primo turno, i Ventotto hanno eliminato la candidatura di Bratislava, che dalla sua aveva il criterio geopolitico. Capitale di un paese dell'Est doveva essere premiata secondo alcuni nel rispetto di un equilibrio geografico delle agenzie europee su tutto il territorio comunitario.

EMA ED EBA: LA DIRETTA DEL VOTO

L'esito del voto è anche una sconfitta degli alibratori professionisti di Ladbrokes che venerdì davano vittoriosa Bratislava. In queste ultime settimane, molti osservatori avevano fatto notare che una eventuale vittoria di una città di secondo piano avrebbe provocato una emorragia di dipendenti dall'Ema. Sondaggi interni avevano rivelato che una netta maggioranza del personale avrebbe lasciato l'agenzia per evitare un trasferimento a Est che avrebbe provocato tagli agli stipendi.

La scelta di oggi a favore di Amsterdam, per mano di un sorteggio effettuato dalla presidenza estone di turno tra due buste con il nome delle due città, è giunta dopo che nel corso delle ultime ore tre paesi avevano preferito ritirare le loro candidature: la Croazia, Malta e l'Irlanda. Nei fatti, la scelta è avvenuta sulla base di 16 candidature, anziché le previste 19. Mattie Malarias, il ministro estone per gli affari europei, ha ricordato che la selezione relativa all'EMA “è una triste conseguenza di Brexit”.

Dopo aver determinato la sede dell’Agenzia per il farmaco, i ministri per gli affari europei sono tornati a riunirsi, qui a Bruxelles, per selezionare la nuova sede dell'Autorità bancaria europea (Eba), anch'essa costretta a lasciare Londra per via di Brexit. Tra le otto candidate, la città considerata favorita alla vigilia, Francoforte (sede peraltro della Banca Centrale Europea e del Consiglio europeo di vigilanza bancaria), è stata battuta da Dublino e da Parigi. Il pareggio tra le due città-candidate ha portato a un nuovo sorteggio che ha visto la capitale francese prevalere su quella irlandese. Il destino vuole che sia l'Ema che l'Eba siano dirette da due italiani: rispettivamente Guido Rasi e Andrea Enria.

Ema, Milano battuta da Amsterdam in un sorteggio beffardo


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