Una delle due società in gara per la costruzione della nuova sede dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) ad Amsterdam si è ritirata dall'appalto. E ora resta un solo costruttore interessato al progetto del Vivaldi Building. Ma non è tutto. La società che ha deciso il passo indietro avrebbe comunicato la sua decisione il 3 febbraio - cioè 19 giorni prima della missione degli eurodeputati della commissione Ambiente e di quella Affari costituzionali del 22 febbraio ad Amsterdam - ma il vicepremier e ministro della Salute olandese Hugo de Jonge non ne ha informato la delegazione. Anzi, nella conferenza stampa al termine degli incontri ufficiali aveva chiaramente affermato che dopo la pubblicazione del bando erano rimaste in lizza due imprese.
Difficile dire quali potrebbero essere le conseguenze di questo nuovo inconveniente nella tribolata vicenda dell'assegnazione della sede dell'Ema ma quel che è certo è che non tutto sta procedendo secondo i piani del governo olandese, sulla cui riuscita il vicepremier de Jonge aveva manifestato una certezza assoluta. Ieri, infatti, il giornale olandese Het Parool ha rivelato che la società costruttrice Züblin, che fa parte del gruppo austriaco Strabag, si è ritirata dalla gara a causa dei tempi troppo stretti previsti per la costruzione dell'edificio di 19 piani che dovrebbe ospitare l'Ema.
Theo Broere, business development manager di Züblin Nederland, ha dichiarato al giornale che alla base del ritiro ci sono «una combinazione di fattori, compreso il tempo, ma anche le clausole previste dal contratto, che erano inaccettabili per Züblin». Il riferimento – secondo Het Parool – sarebbe alla multa che il bando di gara accollerebbe all'impresa costruttrice in caso di sforamento della scadenza del 15 novembre 2019 prevista per la consegna del Vivaldi Building.
Dunque, in gara resta soltanto la Dura Vermeer, un gruppo di Rotterdam nato nel 1998 dalla fusione di due aziende familiari, che nell'ultimo bilancio pubblicato sul suo sito web dichiara un giro d'affari di poco più di un miliardo di euro e una perdita di 7,5 milioni nel 2014.
Secondo il giornale olandese, che riporta le dichiarazioni del portavoce dell'agenzia immobiliare del governo dell'Aja, il ministero della Salute è stato informato del ritiro della Zublin. Ma poi avrebbe dimenticato di comunicarlo alla delegazione dell'Europarlamento guidata dal relatore della commissione Ambiente, Giovanni La Via.
L'europarlamentare italiano, relatore della proposta di modifica del regolamento dell'Ema che dovrà essere votata dall'assemblea di Bruxelles, si è detto scioccato dal fatto che il ritiro di Züblin non gli sia stato comunicato. «Abbiamo parlato con il ministro e con le altre parti interessate per due ore e abbiamo chiesto informazioni sulla procedura di gara – ha dichiarato La Via a Het Parool -, abbiamo sentito che due società erano in corsa per l'incarico e che non vi erano problemi con la scadenza. Il ritiro di una società dalla gara è un'informazione importante ed è un brutto segnale che arriva dai Paesi Bassi». La Via sottolinea anche che la continuità del lavoro dell'Ema è a rischio se la nuova sede non viene completata in tempo. Secondo la tabella di marcia, il contratto d'appalto dovrebbe essere firmato l'8 marzo e I negoziati sarebbero in una fase finale.
La Zublin fa parte del gruppo Ed. Züblin AG, con sede a Stoccarda. Ha circa 14mila dipendenti e una produzione annua di oltre 3 miliardi di euro. Dal 2005 è controllata dal gruppo austriaco Strabag SE.
Il 28 febbraio il board dell'Ema aveva approvato (con il solo voto contrario dei rappresentanti italiani e romeni) la nuova offerta presentata dal governo olandese. L'offerta prevede un costo annuale di affitto di 10.078.720 euro che include l'edificazione, la consegna chiavi in mano con arredamenti, un parcheggio per 104 automobili e 750 biciclette e le spese di mantenimento. Manutenzione, interventi, riqualificazioni e sostituzioni sono fuori dall'offerta. La spesa è soggetta ad una rivalutazione annua del 2% che a regime, vale a dire nel 2039, lieviterà a 14,6 milioni. Il ministro della Salute olandese aveva messo nero su bianco che, con questa nuova offerta, l'Ema risparmierà fino al 38% rispetto all'affitto attuale a Londra che è pari a 16.255.697 euro all'anno.
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