Non solo India, Giappone e Corea del Sud. Anche l’Italia - secondo l’Associated Press - potrebbe essere tra le otto nazioni
a cui gli Stati Uniti permettono di continuare a comprare petrolio iraniano, seppur temporaneamente e in misura limitata,
senza essere colpite dalle nuove sanzioni americane che scatteranno lunedì prossimo contro le esportazioni di greggio iraniano.
Tuttavia, la Ue non godrà di tali esenzioni e dunque resta da verificare se il nostro Paese rimarrà al riparo dalle nuove
misure Usa.
Al dipartimento di Stato - che attraverso il suo segretario Mike Pompeo ha confermato le esenzioni a favore di otto giurisdizioni - le bocche sono cucite. Si deve attendere lunedì per conoscere la lista ufficiale delle otto nazioni tra cui potrebbero esserci anche Cina e Turchia. Nei confronti di Pechino - il principale importatore di greggio iraniano, protagonista cruciale nei negoziati per la denuclearizzazione della penisola coreana - Washington potrebbe volere evitare ulteriori tensioni in vista dell’incontro centrato sul commercio tra Trump e Xi Jinping a fine novembre al G20 argentino. Per quanto riguarda Ankara, oggi il Tesoro Usa ha rimosso le sanzioni contro due ministri sulla scia del miglioramento dei rapporti tra i due alleati Nato dopo la liberazione - avvenuta a ottobre - del pastore evangelico Andrew Brunson.
Come spiegato da Pompeo in una call, le esenzioni sono concesse agli otto Paesi «semplicemente perché hanno dimostrato una
riduzione significativa [delle loro importazioni] di greggio [iraniano] e cooperazione su molti altri fronti. Come parte dell'accordo,
due giurisdizioni metteranno completamente fine a tali importazioni. Le altre sei effettueranno importazioni a livelli decisamente
ridotti». La Russia dal canto suo intende continuare ad aiutare l’Iran. E intanto la Ue, delusa dalle mosse Usa, continua
a lavorare per creare un veicolo speciale pensato per facilitare i pagamenti legati alle esportazioni iraniane, incluso il
greggio, e le importazioni, e per assistere e rassicurare gli operatori di mercato che vogliono fare business con l’Iran in
modo legittimo.
Il Sole 24 Ore Radiocor Plus
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