L’ecobonus è cumulabile o no con gli incentivi previsti da alcune Regioni e Comuni per l’acquisto di veicoli ecocompatibili? La domanda se la pongono in molti nelle ultime settimane, da quando ha iniziato a girare voce che il ministero dello Sviluppo economico vorrebbe limitare la concessione del beneficio, come Il Sole 24 Ore ha riferito il 2 aprile. Una mezza risposta è arrivata ieri alla Camera. l’ha data il sottosegretario Davide Crippa ai deputati Alessandro Colucci e Manfred Schullian, che avevano presentato un’interrogazione.
Di fatto, Crippa si è limitato a riassumere i termini principali della normativa sull’ecobonus (articolo 1, commi 1031 e seguenti dell’ultima legge di Bilancio, la 145/2018), riportando letteralmente il passo che riguarda la cumulabilità. Quindi ha solo evidenziato che «la norma primaria stabilisce esclusivamente che il riferito contributo non è cumulabile con altri incentivi di carattere nazionale».
Una frase che si presta a due interpretazioni: quella più immediata suggerirebbe una distinzione tra agevolazioni nazionali (intese come statali) e locali. Ma resta aperta la possibilità che il «carattere nazionale» si riferisca al fatto che i bonus vengano erogati da istituzioni italiane, in contrapposizione a eventuali contributi della Ue (che non risulta esistano).
In mancanza di ulteriori spiegazioni dal ministero, Schullian ha comunque replicato alla risposta di Crippa dicendo che secondo lui se ne deduce che la cumulabilità sarebbe garantita.
Il deputato non spiega esattamente perché, ma si può immaginare che la sua interpretazione nasca da un fatto citato nel testo della sua interrogazione: «da fonti di stampa del 4 marzo 2019 si apprende che il Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Fraccaro, e il Sottosegretario presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Dell’Orco, avrebbero affermato che i contributi previsti dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145, sono cumulabili con analoghi incentivi provinciali».
Ma c’è anche una risposta data alle Faq presenti sul sito ministeriale (curato da Invitalia) che afferma il contrario. Certo, ufficialmente Invitalia non ha competenza in materia di ecobonus auto. Ma ne avrà appena sarà pubblicato il decreto ministeriale attuativo. Quindi il «no» può essere anch’esso interpretato come risposta ufficiale.
Quindi la domanda resta.
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