Insieme alla cicogna reale è arrivato anche il business intorno al terzo rampollo inglese della casa reale. In Gran Bretagna analisti e bookmakers stimano che in tutto il giro d'affari sia intorno ai 283 milioni di euro: molto meno che per le Olimpiadi del 2012 ma molto di più del matrimonio di dei duchi di Cambridge, William e Kate.

Giocattoli, biberon, culle, corredi e souvenir vari sono stati gettonatissimi e in aumento già da subito a partire dalla nascita del piccolo reale determinando una spesa di 182 milioni di euro. La cifra del business britannico equivalente alla nascita dell'ultimo erede al trono d'Inghilterra, sul quale i bookmakers stanno ancora accettando scommesse a discapito delle autorità di controllo, comprende il settore dell'industria infantile e quello di champagne e vini.

Il gap tra le vendite primaverili nei negozi di abbigliamento e quelle estive determinate dalla nascita del piccolo principe fa gongolare i commercianti britannici. E su tutti i capi di vestiario impazza il brand reale. L'effige dei Windsor è su tutte le T-shirt esposte nelle vetrine dei negozi più rinomati della City: la Royal Collection Trust sta commercializzando un pigiama clonato dalla divisa delle guardie reali e un pannolino lavabile col marchio di Buckingham Palace mentre la carrozzina scelta da Kate è già un cult come lo furono i vestiti premamam, da quelli sofisticati a quelli dal costo di 44 euro circa. Tutte le mamme della Gran Bretagna accorrorno per procurare fasciatoi reali ai propri pargoli allietando l'industria per l'infanzia e il branding monarchico in giro per il mondo.

Certamente importante per festeggiare l'evento storico è il momento del brindisi per cui gli inglesi si apprestano a spendere 72 milioni di euro in champagne e vini e 29 milioni in cibo per onorare la nascita.

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