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Mps-Antoveneta: Mussari accusato anche di insider trading. La…

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La Procura: così ingannarono i soci

Mps-Antoveneta: Mussari accusato anche di insider trading. La Procura: così ingannarono i soci

Ansa
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L'ex presidente di banca Mps, Giuseppe Mussari, risulta indagato dalla procura di Siena anche per l'accusa di insider trading in relazione all'acquisizione di Banca Antonveneta.

E' quanto si legge nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Secondo i pm, Mussari "essendo in possesso di informazioni privilegiate e, in particolare, di informazioni relative all'avvenuta stipula dell'accordo con Banco Santander per l'acquisizione di banca Antonveneta comunicava, al di fuori del normale esercizio della professione, a Enrico Bombieri, responsabile dell'investment banking di JP Morgan per l'Europa, Africa e Medio oriente, che banca Mps aveva concluso l'operazione di acquisto di Banca Antonveneta".

La procura contesta a Mussari il reato di insider trading per aver rivelato le stesse informazioni anche anche al sindaco di Siena Maurizio Cenni e al presidente della provincia di Siena Fabio Ceccherini.

L'ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, l'ex Dg Antonio Vigni e l'ex Cfo Daniele Pirondini, sono accusati dalla Procura di Siena anche di concorso in false comunicazioni sociali perché avrebbero esposto fatti non rispondendi al vero con l'obiettivo di ingannare i soci e il pubblico nel bilancio 2008 e nelle conseguenti comunicazioni sociali.

Secondo quanto si legge nella notifica di chiusura indagine, i tre "con l'intenzione di ingannare i soci e il pubblico e al fine di conseguire per se' o per altri l'ingiusto profitto
consistito nel rappresentare la complessiva operazione Fresh quale strumento di capitale in luogo di strumento di debito, nel bilancio dell'anno 2008 e nelle conseguenti comunicazioni sociali dirette ai soci e al pubblico, esponendo fatti materialmente non rispondenti al vero, ancorché oggetto di valutazioni, in modo idoneo a indurre in errore i destinatari sulla situazione economica e patrimoniale di Banca Mps cagionavano ai creditori un danno patrimoniale".

I magistrati contestano anche l'aggravante di aver agito "al fine di occultare i reati" di concorso in manipolazione del mercato, ostacolo all'esercizio delle funzioni dell'autorita' di vigilanza, falso in prospetto, per "assicurarsene l'impunità".

Sono 11 complessivamente gli indagati dalla procura di Siena nell'ambito dell'inchiesta di banca Antonveneta, chiusa ieri. In questo momento, sono in corso le notifiche degli avvisi di conclusione indagine. Gli indagati sono l'ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, l'ex direttore generale Antonio Vigni, gli ex manager della banca Daniele Pirondini (ex cfo), Marco Morelli (ex cfo), Raffaele Giovanni Rizzi (ex capo dell'area legale), Fabrizio Rossi (ex vice direttore generale) e gli ex componenti del collegio sindacale Tommaso Di Tanno (presidente), Pietro Fabretti, Leonardo Pizzichi.

Rossi spiega al Sole 24 Ore di aver ricevuto un avviso di garanzia per aver firmato una lettera di notifica alla Consob nell'aprile del 2012 sull'operazione Fresh al posto del direttore Viola, assente quel giorno.

Come persone giuridiche sono indagate Banca Monte dei Paschi di Siena e Jp Morgan: entrambe per illecito amministrativo ai sensi della legge 231 sulla responsabilità amministrativa delle imprese. Entro 20 giorni gli indagati possono adesso produrre documenti o presentare memorie o chiedere di essere sentiti dopodiché la procura deciderà se chiedere il rinvio a giudizio o chiedere l'archivizione.

Con una nota JP Morgan ha fatto sapere: «L'indemnity a cui si fa riferimento, che è stata efficace solo pochi giorni, non è mai stata azionata e non ha determinato alcun vantaggio per J.P. Morgan o per i suoi dipendenti. Riteniamo che J.P.Morgan e i suoi dipendenti abbiano agito in modo del tutto corretto e appropriato. Difenderemo con forza ll nostro operato».

La procura di Siena ha chiesto e ottenuto dal Gip la procedura d'urgenza, che consente di lavorare anche durante la pausa estiva, per evitare che scatti la prescrizione per alcuni reati contestati a banca Mps ai sensi della legge 231. Lo ha riferito una fonte giudiziaria, spiegando che il primo episodio contestato alla Banca a seguito di reati che si suppone siano stati commessi dagli allora presidente e direttore generale, risale all'ottobre 2008 e la prescrizione scatterebbe quindi nel mese di ottobre 2013. Per bloccare la prescrizione, i magistrati hanno bisogno di esercitare l'azione penale il prima possibile, attraverso la formulazione delle richieste di rinvio a giudizio. La procedura d'urgenza, che evita la sospensione prevista per il periodo estivo, consentirà ai magistrati di poter chiedere il rinvio a giudizio degli 11 indagati già a partire dal 20 di agosto: i venti giorni nei quali gli indagati hanno facoltà di presentare documenti, rilasciare dichiarazioni o chiedere di essere interrogati decorreranno infatti già da domani e non dal 15 settembre come sarebbe accaduto con la procedura normale.

AGGIORNAMENTO
È stata disposta l'archiviazione del procedimento contro il prof. Tommaso Di Tanno, ex presidente del collegio sindacale di Mps.Il Tribunale di Roma ha accolto la richiesta di archiviazione della Procura di Roma, e quindi la tesi degli avvocati Luigi Arturo Bianchi e Oliviero de Carolis, secondo i quali ai sindaci venne semplicemente (e dolosamente) nascosta una parte decisiva della documentazione dell'operazione Fresh con cui Mps finanziò l'acquisizione di Antonveneta

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