Notizie Asia e OceaniaNel voto in India trionfa Modi: ai nazionalisti la maggioranza
Nel voto in India trionfa Modi: ai nazionalisti la maggioranza
con un'analisi di Ugo Tramballi | 15 maggio 2014
Una vittoria storica, che assume le proporzioni di un trionfo oltre ogni aspettativa: il Partito nazionalista indiano conquista 335 seggi sui 543 della Camera bassa del Parlamento, assicurandosi una maggioranza solidissima. Il controverso leader del Bharatya janata party (Bjp), Narendra Modi, infrange così il tabù confessionale che lo aveva fatto sembrare quasi «inadatto» alla carica di primo ministro e anzi conquista consensi anche tra gli elettori musulmani.
Brindano Borsa e rupia: l'indice S&P Bse Sensex è salito dell'1,5% e dall'inizio dell'anno guadagna il 14%. Premiati soprattutto i titoli bancari, spinti dall'aspettativa che un Governo così solido possa far ritrovare slancio all'economia.
Subito sono iniziati i festeggiamenti davanti alla sede del partito indù nazionalista del Bjp New Delhi, dopo la vittoria alle elezioni parlamentari. Si tratta della più grande vittoria per i nazionalisti indiani, che mettono così fine a dieci anni di Governo del Partito del Congresso della dinastia Nehru-Gandhi. Migliaia di persone si sono radunate in Ashoka road con tamburi, bandiere arancioni e effigi con il fiore di loto, il simbolo del partito.
Mai in India una coalizione aveva raggiunto una maggioranza così ampia negli ultimi 30 anni. Ora per Modi e il Bjp la sfida è essere all'altezza delle promesse fatte in campagna elettorale e della voglia di cambiamento di un Paese dal potenziale enorme, ma con 800 milioni di abitanti che vivono ancora con circa due dollari al giorno.
L'alleanza che fa capo al Congresso, guidata in campagna elettorale da Rahul Gandhi, figlio di Sonia Gandhi, si vede ridimensionata ad appena 59 seggi: la più pesante sconfitta nella sua storia, mai un partito al Governo di New Delhi è uscito tanto mal ridotto dalle urne.