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Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2014 alle ore 15:04.
L'ultima modifica è del 09 luglio 2014 alle ore 08:56.

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Vasco Errani (Olycom)Vasco Errani (Olycom)

Non ha aspettato che gli venisse chiesto: Vasco Errani, presidente dell'Emilia-Romagna per tre mandati, ha annunciato le proprie dimissioni, dopo la condanna subita in corte d'appello per il caso Terremerse. «Mi dimetto e nel farlo rivendico il mio impegno e la mia onestà. Ho sempre messo l'istituzione davanti a ogni altra considerazione», scrive il presidente in una nota arrivata nemmeno un'ora dopo la sentenza sul caso terremerse. «È un momento di amarezza- premette Errani. Ma per prima cosa non parlo di me. Parlo della regione, perché il mio compito è tutelare l'istituzione, il suo onore, la realtà pulita e di esempio a tanti che è questa Emilia-Romagna. Ho sempre messo l'istituzione davanti ad ogni altra considerazione - a me stesso - e non cambio ora», sottolinea.

Ora, chiede, «non si faccia nessuna confusione: quanto subisco io personalmente non diventi fango per l'istituzione. Per questo intendo rassegnare subito le mie dimissioni, e nel farlo rivendico il mio impegno e la mia onestà lungo tutti questi anni. E la mia piena innocenza anche in questo fatto specifico. Piena innocenza». Dunque, conclude, «annuncio subito che presenterò ricorso affinché prevalga questa semplice verità. Le mie dimissioni sono dunque puramente un gesto di responsabilità». A esse «unisco il ringraziamento a collaboratori, istituzioni, organi dello stato, forze sociali ed economiche, perché con tutti c'è stata una collaborazione significativa e costruttiva. A tutti, ancora grazie ed un augurio di buon lavoro».

La condanna di Errani in appello ribalta quella del processo di primo grado, dove Errani fu assolto dall'accusa di falso ideologico in atto pubblico («perché il fatto non sussiste») per la relazione inviata dalla regione ai magistrati sul finanziamento alla Coop agricola Terremerse, guidata all'epoca dei fatti dal fratello di Errani, Giovanni.

Segreteria Pd: Errani riconsideri dimissioni
«Invitiamo Vasco Errani a riconsiderare le sue dimissioni da presidente della regione Emilia Romagna. Proprio le parole con cui ha motivato la sua decisione dimostrano il suo senso dello Stato e delle Istituzioni». Lo chiede la segreteria del Pd che conferma la stima nei suoi confronti e nel lavoro svolto.

Renzi: vicinanza a Errani e fiducia lavoro magistratura
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a uqnto si apprende, ha espresso con una telefonata la propria vicinanza e amicizia a Vasco Errani. Lo ha fatto ribadendo la sua fiducia nel lavoro della magistratura e auspicando che l'onestà di Errani possa venire riconosciuta dalla Cassazione.

Emilia Romagna verso le elezioni
Con le dimissioni di Vasco Errani, condannato per la vicenda Terremerse, la Regione Emilia-Romagna si avvia verso le elezioni. Lo prevede l'articolo 126, comma 3, della Costituzione. Le dimissioni volontarie del presidente della Regione, recita il comma, «comportano le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio».

In pole position per le candidature Pd (il toto-presidenza era già cominciato per l'intreccio con il congresso regionale del 5 ottobre) ci sono già Stefano Bonaccini, segretario regionale uscente e responsabile Enti locali nella segreteria di Matteo Renzi, e Daniele Manca, sindaco di Imola e presidente regionale dell'Anci, anche lui renziano della "seconda ora".
Poi, potrebbe correre l'ex sindaco di Forlì, Roberto Balzani, renziano da sempre. Ma se così fosse dovrebbe vedersela con Matteo Richetti, ora deputato, che da presidente dell'Assemblea regionale aveva fatto da apripista a Renzi prima di tutti in Emilia-Romagna, con lui sul palco alla seconda Leopolda a Firenze.

Inoltre, nelle scorse settimane aveva fatto sentire la sua voce femminile l'attuale vice presidente della Giunta regionale, Simonetta Saliera, in quota Cuperlo alle scorse primarie.

Le reazioni: Bersani, non si può dubitare dell'onestà di Errani
«Chiunque conosca Errani non può dubitare della sua onestà e della sua correttezza. Con tutto il rispetto che si deve alle sentenze si dovrà dare rispetto anche alle convinzioni profonde di chi ha avuto a che fare con Errani. Una persona perbene e il miglior presidente che l'Emilia-Romagna abbia avuto». Questo il commento di Pier Luigi Bersani alla sentenza della Corte d'appello di Bologna che ha condannato Vasco Errani a un anno per la vicenda Terremerse.

La Procura ha lavorato «con obiettività, serenità e rigore»
«Le sentenze non si commentano, si può solo dire che la Procura ha sempre lavorato con assoluta obiettività, serenità e rigore». È il commento della Procura di Bologna, attraverso il procuratore aggiunto delegato ai rapporti con la stampa Valter Giovannini, alla sentenza di condanna della Corte di Appello per Vasco Errani e due dirigenti regionali. La Procura aveva impugnato le assoluzioni del Gup. Il ricorso fu firmato dal procuratore capo Roberto Alfonso e dal pm Antonella Scandellari.

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