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Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2014 alle ore 15:25.
L'ultima modifica è del 14 luglio 2014 alle ore 18:53.

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FARNBOROUGH. «Finmeccanica fa troppe cose. Non si possono sviluppare tutte insieme, né ci sono le risorse sufficienti. Dobbiamo concentrarle sui prodotti a più alto contenuto tecnologico, con il nuovo piano industriale saremo più selettivi». Mauro Moretti, da due mesi amministratore delegato di Finmeccanica, ha presentato il suo programma al salone aerospaziale di Farnborough, che si è aperto oggi alla presenza di tutti i grandi costruttori mondiali dell'aerospazio.

Finmeccanica «deve essere risanata»
L'ex numero uno delle Ferrovie dello Stato ha rilevato che Finmeccanica ha sostenuto per diversi anni i conti con i proventi straordinari delle dismissioni, «anche nel 2013». «Qualcuno ha venduto che il problema di Finmeccanica è AnsaldoBreda. Ma questa è una cosa piccola, di problemi ne abbiamo tanti», ha spiegato Moretti. Quando Matteo Renzi l'ha chiamato per offrirgli l'incarico in Finmeccanica, il premier - ha risposto Moretti a una domanda - gli ha detto: «C'è la più grande industria del Paese che ha bisogno di essere risanata. Finmeccanica ha bisogno di essere riposizionata, rivitalizzata. Ho accettato di buon grado». Moretti pensa di farcela? «Se ho accettato, sì...».

Al cda la vendita della Fata, su AnsaldoBreda si decide in ottobre
Il gruppo dovrà razionalizzare le limitate risorse per investire sui settori in cui è più competitivo. «Al prossimo consiglio di amministrazione porterò la dismissione di Fata, un'azienda che non c'entra nulla né con l'aerospazio e difesa né con altri settori del gruppo come i trasporti», ha detto Moretti. La Fata è la società torinese che produce impianti industriali, per esempio laminatoi per alluminio. Il presidente, Ignazio Moncada, è considerato un manager intoccabile e vicino ai servizi segreti. In tanti anni è sfuggita ad ogni ipotesi di dismissione. Moretti è il primo che annuncia di voler vendere la Fata. Per AnsaldoBreda Moretti ha confermato che «a fine mese si chiuderà la data room, poi chiederemo le offerte vincolanti. In agosto andremo in ferie, siamo un po' stanchi. In settembre avremo le offerte, penso che in ottobre il consiglio di amministrazione di Finmeccanica le potrà valutare e decideremo».

Assente l'F-35
Il grande assente al salone di Farnborough è il cacciabombardiere F-35 di Lockheed Martin, dalla vita controversa per i costi e le ripetute difficoltà nella realizzazione. Questi aerei sono stati messi a terra dal Pentagono dopo l'incendio a un motore alcune settimane fa. Il velivolo non ha avuto l'autorizzazione al volto transatlantico per Farnborough, dove avrebbe dovuto essere messo in mostra per la prima volta a un salone aerospaziale. L'F-35 è oggetto di polemiche anche in Italia per i costi, il governo non ha deciso se tagliare l'acquisto dei velivoli, per il momento ne sono previsti 90, ma il contratto d'acquisto è stato firmato solo per sei caccia. Uno dei problemi sollevati è la scarsa partecipazione industriale dell'Italia al programma F-35. «Dobbiamo lavorare per sviluppare l'accordo F-35, so che il governo sta lavorando», ha commentato Moretti. «Dobbiamo fare non solo le aerostrutture ma anche parti elettroniche e avionica, così da poter proseguire quella che è stata l'avventura dell'Eurofighter e del Tornado».

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