Expo, Cantone: nei bandi futuri di appalto stop ai contratti in presenza di corruzione

Raffaele Cantone (LaPresse)

«Ho raccomandato alla società Expo di firmare subito il protocollo di legalità in modo che in tutti i bandi futuri sia prevista la risoluzione del contratto in presenza di fatti corruttivi: questa regola avrebbe evitato tanti problemi verificatisi finora». Lo ha detto il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, intervenendo alla firma del protocollo d'intesa con il ministro dell'Interno, Angelino Alfano.

Firmato il protocollo di collaborazione fra Anac e prefetture
Il ministro Alfano e il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone hanno firmato al Viminale un protocollo d'intesa per avviare una stabile collaborazione tra Anac e prefetture in materia di trasparenza e legalità nella gestione della cosa pubblica.

Linee guida ad hoc per l'azione dei prefetti
Con il protocollo sono state siglate Linee guida ad hoc per indirizzare l'azione dei prefetti a supporto dell'Anac e degli Enti locali sul versante dei piani anticorruzione e della trasparenza e per una prima applicazione delle disposizioni contenute nel decreto legge 90/2014, anche con riguardo ai protocolli di legalità in materia di appalti.

Alfano: linea dura contro i corrotti
«Attueremo la linea dura contro i corrotti, usando le stesse misure di prevenzione previste per i mafiosi», ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in occasione della firma del protocollo d'intesa. «Una gara d'appalto truccata - ha sottolineato Alfano - è un attentato alla libera concorrenza e al funzionamento del mercato. Noi dobbiamo intervenute in tempo contro i ladri e, allo stesso tempo, non fermare le opere per fare in modo che la collettività non abbia a subire un danno». I protagonisti delle Linee guida contenute nel protocollo, ha proseguito il ministro, «sono i prefetti, gli enti locali e l'Autorità anticorruzione. C'è quindi una squadra Stato che si muove compatta per contrastare la corruzione, fin dal singolo contratto che appare viziato da fatti corruttivi».

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