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Questo articolo è stato pubblicato il 08 agosto 2014 alle ore 16:06.
L'ultima modifica è del 10 agosto 2014 alle ore 15:23.
L'amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio e il numero uno di Etihad, James Hogan, hanno firmato il contratto dell'accordo tra le due compagnie. E sempre ieri è stato ieri anche l'accordo sulla mobilità volontaria per i 2.171 esuberi di Alitalia. Entro il 10 settembre prossimo i lavoratori che vorranno dovranno aderire. Il piano scatta il 15 successivo. Ai lavoratori che aderiranno verrà corrisposta una buonuscita di 10mila euro lordi. Poi scatteranno le lettere di licenziamento.
Del Torchio: ce l'abbiamo fatta
«Ce l'abbiamo fatta. Dopo tanta fatica, tante notti e un anno di lavoro», è stato il primo commento dell'ad di Alitalia, dopo la firma con Etihad. «L'alleanza internazionale era un obiettivo fondamentale - ha detto Hogan - è stato un fidanzamento un po' contrastato, ci sono state turbolenze, ma oggi siamo qui ad avviare un'alleanza strategica, importante e fondamentale ». Fra le altre Del Torchio ha annunciato che Alitalia ed Etihad saranno official sponsor di Expo 2015.Il closing dell'operazione è previsto verso la fine dell'anno dopo il via libera delle autorità di regolazione. L'assemblea degli azionisti di Alitalia aveva approvato questa mattina la proposta di accordo preliminare e aveva anche deliberato l'incremento di aumento di capitale a 300 milioni deciso dal Cda di venerdì scorso. «Il governo durante la riunione del Cdm ha salutato con grande piacere l'accordo Alitalia-Ethiad», ha detto il sottosegretario Graziano Delrio al termine del Cdm.
Hogan: sarà un'azienda più stabile e sexy
Hogan ha detto che «Etihad è felice di investire», assicurando l'intento di «costruire un'Alitalia più forte e di dare un servizio di qualità». Etihad non intende stravolgere l'Alitalia, ma darle una stabilità. «Vogliamo rilanciare il brand - ha detto Hogan - e rendere Alitalia più "sexy". Sicuramente sarà un'azienda diversa, ma non vogliamo cambiare tutto, ma renderla più stabile». Il ceo di Etihad ha spiegato si tratta di «un investimento di 1,758 miliardi di euro. Ci piace l'Italia, la sua cultura e il suo mercato». Ha aggiunto che Etihad vuole «essere dei partner e saremo sempre dei partner» per l'Alitalia. Il piano triennale, ha spiegato Hogan, «prevede per Alitalia il ritorno alla redditività nel 2017». Il ceo ha sottolineato che «sarà difficile, ma il consolidamento di Alitalia è fondamentale». La compagnia si concentrerà più sul lungo raggio e saranno aggiunti altri collegamenti sulla rete di Abu Dhabi. Nel piano quinquennale si pensa a dieci nuove rotte a lungo raggio anche attraverso il rilancio di Malpensa. Etihad, poi, vuole continuare il rapporto di Alitalia in Skyteam.
Angeletti: l'accordo con Etihad è il migliore che si potesse concepire
«L'accordo tra Alitalia e Etihad è il migliore accordo che potessimo concepire - ha detto questa mattina Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, a Omnibus a La7 - perché la compagnia aerea emiratina, a differenza delle compagnie europee, non è concorrenziale ed è assolutamente complementare. Noi abbiamo popolazione, mercato e geografia, loro hanno le risorse economiche: la combinazione di questi fattori può realisticamente consentire di avere una compagnia aerea a cinque stelle».
Meta: iniezione di fiducia per il Paese
«Con la firma dell'accordo tra Alitalia ed Etihad - ha commentato il deputato Pd e presidente della commissione Trasporti della Camera, Michele Meta - si apre una stagione importante e decisiva per il trasporto aereo nazionale ed europeo. Si tratta di un'iniezione di fiducia per il Paese, per Roma e per il Lazio».
Intanto a Fiumicino non si registrano disagi
Sembra normale la situazione a Fiumicino e non si registrano disagi per chi transita nello scalo aeroportuale romano. Ieri gli addetti Alitalia avevano annunciato una protesta per tutto il fine settimana, con la possibile presentazione di certificati medici. Protesta bollata come «inaccettabile» dallo stesso ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e contro la quale si era pronunciato lo stesso Garante degli scioperi che aveva ipotizzato pesanti sanzioni. Oggi invece, secondo fonti aeroportuali, i dipendenti - quelli il cui turno iniziava alle 7 o alle 8 di stamane - sarebbero regolarmente in servizio. Soltanto una cinquantina di lavoratori - sempre secondo indiscrezioni - si sarebbe assentata dal servizio.
Lupi ribadisce: tolleranza zero
«La difesa del lavoro - ha sottolineato il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi - non si fa con proteste incomprensibili scaricando sui cittadini le difficoltà. Queste forme di lotta non sono la difesa del lavoro, ma la morte del lavoro. Dal governo ci sarà tolleranza zero verso chi pensa che la difesa del lavoro si fa contro i cittadini e con proteste che sono fuorilegge». A Fiumicino stamattina si segnalano disagi minimi, ha detto il ministro, ma «l'allerta resta continua e l'appello alla responsabilità assoluto».
La procura di Roma ha aperto un'indagine
La procura di Roma intanto ha avviato un'indagine in merito al "caos bagagli" all'aeroporto romano di Fiumicino. Il fascicolo è stato aperto dal procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, e dall'aggiunto, Nello Rossi. Per ora non ci sono indagati, né ipotesi di reato. L'inchiesta dovrà accertare eventuali responsabilità anche alla luce di possibili esposti che potrebbero essere presentati da associazioni di consumatori. Saranno analizzati anche i possibili certificati medici forniti dal personale del ritiro bagagli per giustificare l'assenza.
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