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Questo articolo è stato pubblicato il 08 agosto 2014 alle ore 17:10.
L'ultima modifica è del 08 agosto 2014 alle ore 21:29.

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Bombardamenti su Isis vicino a Irbil (Ap)Bombardamenti su Isis vicino a Irbil (Ap)

Gli Stati Uniti hanno iniziato a bombardare postazioni militari dell'Isis, lo Stato islamico, in Iraq. Lo afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby. «L'artiglieria dell'Isis - ha scritto Kirby su Twitter - è stata usata contro le milizie curde che difendevano la città di Erbil». Sono stati due F/a-18 a condurre il bombardamento avvenuto alle 6,45, ora di Washington, per colpire un «pezzo di artiglieria mobile» degli estremisti sunniti, ha detto ancora Kirby. I caccia hanno sganciato bombe a guida laser da circa 250 chili. Il comandante dell'Us Central Command ha deciso di attaccare sulla base dell'autorizzazione concessa dal presidente Obama, ha concluso il portavoce del Pentagono.

Mentre il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ribadisce che «L'autorizzazione del presidente Obama per i raid aerei è molto limitata negli scopi».

La Federal aviation administration, autorità per l'aviazione civile Usa, ha ordinato lo stop ai voli commerciali nello spazio aereo iracheno. Lo ha fatto sapere la stessa Faa.

Nyt: «Il cimitero dell'ambizione americana»
Scrive il New York Times, che ieri ha anticipato la notizia di «interventi mirati» autorizzati dalla Casa Bianca, che un Obama riluttante si trova lì dove non vorrebbe essere, diventa cioè il quarto presidente che sperando di chiudere per sempre la guerra in Iraq, si ritrova a ordinare un intervento militare «in quel cimitero dell'ambizione americana». Il mandato stavolta è più limitato rispetto a quello dei suoi predecessori ed è incentrato soprattutto su portare aiuti, cibo e acqua. Ma l'ordine include anche«se necessario» raid contro i terroristi islamisti che avanzano verso la capitale curda di Erbil.

Iracheni e curdi «in rapida avanzata»
Le truppe irachene e i peshmerga curdi riconquisteranno ampie zone di territorio dopo che l'aviazione militare degli Stati Uniti ha iniziato raid aerei contro le posizioni jihadiste. Lo sostiene il capo di Stato maggiore delle forze armate irachene. «Ci saranno profondi cambiamenti sul terreno nelle prossime ore», ha dichiarato il generale Babaker Zebari, alcuni attimi dopo che il Pentagono aveva confermato i primi attacchi aerei contro lo Stato Islamico.

Mogherini: bene scelta Obama, urgente proteggere cristiani e sostenere curdi
L'Italia condivide la scelta degli Stati Uniti di avviare raid aerei contro i jihadisti dello Stato Islamico nel nord dell'Iraq, dove giudica fondamentale e urgente una mobilitazione dell'intera Comunità internazionale a protezione delle minoranze cristiane e yazide. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, in una nota della Farnesina.

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