Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 27 agosto 2014 alle ore 11:23.
L'ultima modifica è del 27 agosto 2014 alle ore 21:01.

My24
Christine LagardeChristine Lagarde

Grattacapi giudiziari in vista per la direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, finita sotto accusa in Francia per una complessa vicenda a metà tra giustizia e finanza risalente a quando era ministro dell'Economia a Parigi. La Corte di giustizia della Repubblica francese, che giudica l'operato dei membri del governo nell'esercizio delle loro funzioni, ha messo sotto inchiesta la Lagarde per «negligenza», a proposito della decisione, datata 2008, di affidare a un arbitrato il verdetto sul contenzioso che da oltre dieci anni opponeva l'uomo d'affari Bernard Tapie e la banca Credit Lyonnais, per la consulenza nella cessione del marchio sportivo tedesco Adidas.

Un'infrazione minore, come ha sottolineato il suo avvocato Yves Repiquet ai microfoni di Europe 1, ma per cui la pena prevista arriva fino a un anno di reclusione e 10 mila euro di multa. La numero uno del Fmi, che ha voluto annunciare di persona la notizia alla stampa, non si è lasciata scomporre: ha subito escluso di volersi dimettere, dicendo che tornerà al lavoro a Washington «già oggi pomeriggio», e annunciato di voler fare appello contro la decisione, «che considero priva di fondamento». «Dopo tre anni di procedimento, la sola accusa rimasta è che per imprudenza o imperizia non sarei intervenuta per bloccare l'arbitrato che ha posto fine alla lunga diatriba Tapie», ha sottolineato.

Un riferimento alle accuse ben più gravi, di truffa e associazione a delinquere, mantenute per altri imputati, come il suo ex capo di gabinetto al ministero dell'Economia Stephane Richard, ma cadute nel suo caso. Il Fondo monetario, per ora, non vuole fare "commenti aggiuntivi" sulla vicenda, ha dichiarato dagli Usa il portavoce Gerry Rice, spiegando che «la direttrice generale si è già espressa su questo argomento. E' in viaggio verso Washington e informerà, evidentemente, il consiglio d'amministrazione appena possibile». Nei mesi scorsi, quando nella stessa vicenda la Lagarde era stata interrogata come "testimone assistita", status intermedio tra semplice testimone e indagato, il Fmi si era detto «fiducioso» nella sue capacità di ricoprire «efficacemente le sue funzioni» nonostante la procedura giudiziaria in cui era coinvolta.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi