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Questo articolo è stato pubblicato il 08 settembre 2014 alle ore 21:00.
L'ultima modifica è del 08 settembre 2014 alle ore 22:52.

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Van Rompuy: pronti a rivedere le sanzioni se regge la tregua
Ieri il presidente del Consiglio dell'Ue, Herman Van Rompuy, aveva assicurato che l'Unione europea è pronta a rivedere la nuova tornata di sanzioni alla Russia se la tregua tra Kiev e i ribelli ucraini terrà: «Abbiamo notato che la Russia acconsente con difficoltà a impegnarsi in negoziati seri», «il cessate il fuoco è un passo importante ma è solo un passo. Siamo pronti, se il cessate il fuoco è duraturo e/o se partono negoziati di pace, a rivedere queste sanzioni». Le sanzioni ampliano quelle già decise a il 31 luglio nei settori dei capitali, dell'energia, della difesa e dei settori a doppio uso civile e militare e le tecnologie sensibili. In Ucraina «la cosa più importante era ottenere un cessate il fuoco», ha osservato Van Rompuy, «c'è stato qualche incidente, dobbiamo aspettare e vedere se si tratta di eccezioni o se continueranno». «Non dimentichiamoci», ha aggiunto, «che il cessate il fuoco è arrivato dopo migliaia di morti. Tra questo e la pace, c'è ancora un grande passo da fare e i negoziati dovrebbero cominciare il prima possibile».

Liberati dai ribelli 1.200 prigioneri a Mariupol
Intanto, la fragile tregua bilatelarale firmata a Minsk venerdì scorso fra il governo ucraino e i separatisti dell'Est sotto egida Osce sembra reggere. Oggi i ribelli hanno liberato 1.200 prigionieri a Mariupol, come prevedeva l'intesa. Lo ha annunciato il presidente ucraino Petro Poroshenko, in visita nella città portuale sul Mare d'Azov, dove il cessate il fuoco è reso fragile da ripetuti scontri tra le parti.

Manovre Ucraina-Usa nel Mar Nero
Partecipano 280 marinai Usa alle esercitazioni ucraino-americane «Sea Breeze 2014» da oggi al 10 settembre nella parte nord-occidentale del Mar Nero. Alle manovre prendono parte anche Spagna, Canada, Romania e Turchia, con 12 navi e navi ausiliarie, aerei, elicotteri della Marina ucraina. Tra gli osservatori, vi saranno i rappresentanti di Georgia, Norvegia, Svezia e Francia. Il loro obiettivo è lo svolgimento di un'operazione internazionale per garantire la sicurezza della navigazione nella zona di crisi, mentre appare in bilico la tregua decisa a Minsk venerdì scorso tra separatisti e forze di Kiev nel Sud est dell'Ucraina.


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