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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2014 alle ore 19:33.
L'ultima modifica è del 11 settembre 2014 alle ore 08:39.

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«Sostegno dal partito. Renzi? Non l'ho sentito». E twitta
«Ho sentito il sostegno del partito nazionale e di tutto il gruppo dirigente», ha risposto ai cronisti il responsabile Enti locali del Pd ed ha aggiunto di non aver sentito il premier e leader del Pd, Matteo Renzi. «Piena fiducia nei giudici e nei miei comportamenti», ha poi scritto Bonaccini su Twitter.

Guerini: decideremo con grande serenità
«Siamo in presenza di candidature che sono state presentate, è un percorso che è stato avviato. Ascolteremo le riflessioni che il partito farà in Emilia, poi decideremo con grande serenità e con la consapevolezza di avere persone, figure e storie da presentare ai cittadini emiliani di prima grandezza e di grande qualità», ha spiegato Lorenzo Guerini a Radio 24. Molti nel web chiedono le dimissioni di Bonaccini, viene fatto notare al vicesegretario del Pd: «È una valutazione che farà lui», ha risposto Guerini.

Bersani: Pd in grado di uscire da questo guaio
«Il partito in Emilia è in condizione di uscire da questo guaio, assolutamente in grado di uscirne, è una storia di innovazione e percorso che non sono questi incidenti in grado di comprometterla». Questo il commento dell'ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani a Radio 24 . Bonaccini si dovrebbe ritirare? «Valuteranno loro», ha risposto Bersani e a chi gli chiedeva se potrebbe candidarsi, l'ex segretario ha ribattuto: «Per l'amor di Dio, ho fatto 16 anni, credo di aver già dato».

Balzani: molto grave annullare le primarie
«Se le primarie in Emilia Romagna dovessero essere annullate sarebbe una cosa molto grave». È quanto l'ex sindaco di Forlì ed esponente del Pd Roberto Balzani ha spiegato nel day after del terremoto giudiziario che si è abbattuto sulle primarie del centrosinistra, per le quali è sceso in campo in vista del voto regionale. «Io gioco una partita per il governo della Regione e sono pronto a sfidare chiunque, anche un eventuale briscolone», ha preoseguito Balzani, rimarcando che se dovesse arrivare da Roma un "big" sul quale il Pd tentasse di far convergere un consenso unitario, questi dovrebbe vedersela con lui, «comunque, all'interno delle primarie».

Grillo: ma il Pd uno non indagato ce l'ha?
«Ma un candidato non indagato e sconosciuto alle procure non ce l'avete?». La domanda provocatoria è rivolta dal blog di Beppe Grillo al Pd all'indomani delle indagini aperte nei confronti di due dei candidati alle primarie per l'Emilia Romagna. «A queste elezioni il Pd ha prima annunciato le primarie tra Richetti (attualmente deputato) e Bonaccini. Adesso entrambi sono indagati per peculato nelle inchieste sulle spese pazze dei consiglieri regionali in Emilia Romagna. Il primo (per ordine di scuderia o per pudore?) si è ritirato, l'altro (l'indagato preferito?) no. La logica è semplice: sostituire un condannato con un indagato e lasciare che il tempo faccia la sua parte, sulla pelle dei cittadini». (Al.An.)

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