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Questo articolo è stato pubblicato il 08 ottobre 2014 alle ore 10:33.
L'ultima modifica è del 08 ottobre 2014 alle ore 23:49.

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La cancelliera elogia il premier e l’Italia per il Jobs act
Nettamente favorevole anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, che prendendo la parola dopo Renzi ha auspicato «l’eliminazione delle barriere» presenti nel mercato del lavoro, citando l'Italia come buon esempio in questa direzione: con il Jobs Act il nostro paese «sta facendo un passo importante».

L’endorsment di Schultz. I 300 mld di Junker siano “fondi nuovi”
«È un governo fantastico, penso che l'Italia stia facendo il massimo per mobilitare gli investimenti». Il presidente del Parlamento europeo, il socialista Martin Schulz al suo arrivo a Milano alla conferenza sull'occupazione coi capi di Stato e di governo dell'Unione europea non ha nascosto il suo entusiasmo per i risultati del governo di casa.Termineato il vertice, in linea con le idee di Renzi, Schulz ha parlato del programma di investimenti da 300 miliardi di euro promessi da Junker auspicando che questi non siano «strutturati in mezzi già esistenti ma ci siano fondi aggiuntivi».

Hollande: crescita attraverso investimenti pubblici e privati
«Stimolare la crescita attraverso investimenti pubblici e privati è la soluzione - ha proseguito - non avremo mai bilanci sostenibili se non c'è la crescita e migliori entrate, tagliare solamente non ha senso». «La crescita e la creazione di posti di lavoro sono la priorità di tutti gli europei», ha affermato il presidente francese François Hollande al suo arrivo alla conferenza: «Occorre insistere con il piano di investimenti europeo e regolare meglio il ritmo delle politiche di bilancio». Nel pomeriggio, parlando all’assemblea, Hollande ha poi spiegato che le riforme nei paesi Ue vanno fatte seguendo «tre principi: l'ingresso dei disoccupati nella vita attiva, l'ammodernamento del mercato del lavoro, che l'Italia sta facendo, e far scendere il costo del lavoro». Ai giornalisti, Hollande ha poi ricordato che «ci sono Paesi che si impegnano per le riforme strutturali ma devono trovare un ambiente europeo favorevole».

Il corteo di protesta contro il vertice e il Jobs act
La giornata del vertice europeo sul lavoro si è aperta con il corteo organizzato dalla Fiom e dai sindacati di base per protestare contro il vertice e contro il jobs act. Partito alle 9,30 da piazzale Lotto, al corteo ha partecipato oltre un migliaio di persone, compresi i lavoratori Nokia di cui è stato annunciato il licenziamento. Ad aprire il corteo il segretario generale Maurizio Landini e il segretario della Camera del lavoro di Milano Graziano Gorla. Dietro di loro decine di lavoratori delle principali aziende metalmeccaniche della Lombardia e alcune delegazioni provenienti anche da altre regioni del centro-nord. I metalmeccanici scioperano contro il Jobs act che «è un disegno vecchio che ci riporta a quando i diritti non erano ancora garantiti», in preparazione della manifestazione del 25 ottobre a Roma.

L’adesione di studenti e autonomi alla manifestazione
Alla manifestazione partecipano anche studenti, numerosi autonomi ed esponenti dei centri sociali della sinistra antagonista milanese. «Noi siamo pronti a fare tutti gli sforzi necessari, ma non firmeremo per i licenziamenti e gli abbassamenti dei salari, le maggiorazioni dei turni e il lavoro domenicale. Siamo pronti ad occupare le fabbriche», ha detto Landini durante la manifestazione.

Il blitz in un centro per l’impiego
Verso le 10, un gruppetto di antagonisti ha effettuato un blitz nella sede dell'ufficio del lavoro di via Mauro Macchi a Milano srotolando uno striscione e accendendo un paio di fumogeni. La notizia è stata data da manifestanti dal camion che apre il corteo della Fiom, e poi confermata dalle forze dell'ordine. Il blitz ha creato solo un po' di confusione ma non è di fatto successo nulla, dopo l'azione dimostrativa i giovani si sono dileguati. In mattinata, carabinieri e vigili urbani hanno bloccato viale Teodorico, una delle arterie principali per l'ingresso in città arrivando dalla Milano-Varese e dalla tangenziale ovest, a causa della manifestazione organizzata dalla Fiom Cgil.

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