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Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2014 alle ore 14:35.
L'ultima modifica è del 25 ottobre 2014 alle ore 21:02.

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Un esame, per essere considerato tale, deve prevedere qualche bocciato. Così non sarebbe una tragedia se qualche banca dell'eurozona dovesse correre ai ripari dopo gli esiti di domenica degli AQR e stress test ma senza dover ricorrere massicciamente al mercato.

Secondo la Bloomberg sarebbero 25 gli istituti di credito dell'eurozona a rischio dopo l'analisi a campione sulla qualità degli asset in bilancio (AQR) e stress test condotta dalla Bce, secondo una “bozza” del comunicato sui risultati finali anticipata dall'agenzia americana. E di queste 25 banche, che non raggiungerebbero le soglie patrimoniali richieste in base a quanto risultava nei bilanci del 31 dicembre 2013, circa 10 non hanno ancora provveduto a colmare le carenze di capitale (shortfall), che è diventata la parola chiave di questo evento mediatico-finanziario che non si ripresentava in Europa dal 2011, anno in cui quando fu fatta sotto la regìa della sola Eba. Secondo una fonte anonima citata dalla agenzia queste cifre potrebbero essere soggette a modifiche dato che tra autorità nazionali di vigilanza e quelle di Francoforte da una parte e istituti di credito dall'altra i colloqui proseguono frenetici prima della pubblicazione dei risultati ufficiali, domenica 26 ottobre alle ore 12.00.

Tra gli esclusi della black list ci sarebbe la Deutsche Bank. Il colosso del credito tedesco sarebbe stato promosso dagli stress test della Bce, uscendone con un capitale di vigilanza (CET1) dell'8,8%, ben al di sopra del 5,5% minimo richiesto nello scenario avverso simulato dall'Eurotower. Lo scrive l'agenzia Reuters sul suo sito web, citando due fonti vicine al dossier. La prima banca tedesca ha aumentato il proprio capitale di 8,5 miliardi di euro in primavera e ha perso finora 6,1 miliardi per lo scandalo relativo al Libor. Dalle pagine del quotidiano tedesco 'Faz', Juergen Fitschen, co-ceo di Deutsche Bank e presidente della potente Associazione bancaria tedesca, afferma che «tutte le banche tedesche dovrebbero aver superato l'esame», quindi anche Hsh Nordbank, a rischio a causa degli ingenti prestiti al settore dei noli marittimi.

La risposta della Bce alle indiscrezioni
Qualunque ricostruzione o ipotesi sui risultati dell'analisi dei bilanci delle banche da parte della Bce va considerata “altamente speculativa”, fino a quando questi risultati non saranno definitivi, il 26 ottobre prossimo. Questa la risposta di un portavoce dell'istituzione di Francoforte alla richiesta di commenti sulle indiscrezioni dell'agenzia Bloomberg, che citando una bozza del comunicato su asset quality review e stress test ha affermato che 25 banche non risulteranno in regola con le soglie patrimoniali minime previste. “La Bce - rispondono dall'Eurotower - non può commentare su speculazioni o su singole istituzioni. Qualunque deduzione sui risultati finali dell'esercizio va considerata altamente speculativa, fino a quando i risultati non saranno definitivi il 26 ottobre”.

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