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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2014 alle ore 19:37.
L'ultima modifica è del 28 ottobre 2014 alle ore 21:03.

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(Afp)(Afp)

«Il riconoscimento della sostanziale coerenza del nostro budget con il quadro regolatorio dell'Unione europea vuol dire che anche l'Europa è sulla strada della crescita e della creazione di nuova occupazione». Così il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha commentato l'ok arrivato dalla commissione Ue alla Legge di Stabilità. Il governo, ha detto Padoan, prosegue il suo impegno per garantire «un equilibrio non facile tra il risanamento delle finanze pubbliche e lo stimolo alla crescita». La Commissione europea al momento non giudica alcuno stato dell'Eurozona in «significativa violazione» delle norme Ue di bilancio, ha scritto oggi il commissario Ue agli Affari economici, Jirky Katainen, in una nota stampa in cui dà di fatto un primo via libera alle manovre di Italia, Francia, Austria, Slovenia e Malta, cioé i cinque stati considerati a rischio di «seria violazione» delle regole e ai quali la Commissione ha inviato la settimana scorsa lettere di avvertimento. Gli altri stati dell'Eurozona soggetti a tale esercizio di controllo non avevano suscitato la preoccupazione di Bruxelles.

Dialogo aperto con la Commissione europea
«Abbiamo avuto e continuiamo ad avere con la Commissione europea un dialogo aperto - ha sottolineato il ministro Padoan - Il nostro budget è stato costruito con un mix di misure di politica economica che nel loro disegno unitario perseguono 3 obiettivi: 1) spingere l'economia italiana fuori dalla recessione; 2) finanziare la prima fase di implementazione delle riforme strutturali che il Paese sta realizzando già in questi messi; 3) Tenere i conti sotto controllo in modo da ridurre progressivamente il rapporto debito/Pil». Il ministro ha detto che sono satte proposte «alla Commissione alcune misure aggiuntive al budget che tuttavia consentono di confermare l'impostazione iniziale e di stimolare la ripresa economica soprattutto attraverso la riduzione delle tasse - in particolare sul lavoro e sull'impresa - compensata da tagli di spesa».

Valutazione delle leggi di stabilità a novembre
«Nelle ultime due settimane, la Commissione si è consultata con alcuni Stati membri per richiedere informazioni e per evidenziare alcuni timori iniziali sulle bozze di leggi di bilancio presentate», ha reso noto il commissario Katainen in una nota, precisando che gli Stati hanno risposto «in modo costruttivo» ai rilievi. «Dopo aver preso in considerazione le nuove informazioni e gli sforzi ulteriori comunicati a noi nei giorni scorsi, non rilevo casi di 'deviazione particolarmente grave' che ci obbligherebbe a considerare un'opinione negativa in questo momento del processo», ha scritto il commissario. La valutazione delle leggi di stabilità compresa quella italiana sarà preparata e resa pubblica dalla Commissione europea a novembre, ha sottolineato Katainen. Dovrebbe essere circa a metà mese. «I nostri servizi lavoreranno per completare una valutazione dettagliata dei piani di bilancio e la nuova Commissione adotterà l'opinione su questi» il mese prossimo. «Ogni mancanza o rischio sarà chiaramente evidenziata in quel momento. Ogni possibile ulteriore passo sotto le regole del patto di stabilità e di crescita sarà valutato più avanti, tenendo conto delle stime d’autunno della Commissione europea e delle opinioni sui piani di bilancio».


Cdm aggiorna gli obiettivi di finanza pubblica
Nel tardo pomeriggio si è svolto un Consiglio dei ministri a palazzo Chigi per l’aggiornamento degli obiettivi di finanza pubblica. È stata approvata la Relazione di variazione della nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Def) che rivede gli obiettivi programmatici di finanza pubblica riportati nel Documento Programmatico di Bilancio per il 2015 (Draft Budgetary Plan – Dbp) inviato alle istituzioni europee. La modifica, che segue le osservazioni formulate dalla Commissione europea nella valutazione dei Documenti Programmatici di Bilancio per il 2015. Il miglioramento complessivo del deficit atteso per il 2015 è pari a circa 4,5 miliardi di euro che porta l'indebitamento netto nominale al 2,6% del Pil. L'indebitamento netto strutturale registrerà un miglioramento di poco superiore allo 0,3%, sostanzialmente in linea con quanto richiesto dalle istituzioni europee. «Questo sforzo ulteriore» sul deficit, ha detto Padoan in audizione dinanzi alle commissioni Bilancio di Camera e Senato,«rappresenta «un impegno notevole per un paese che è al terzo anno di recessione». La struttura del disegno di legge di stabilità per il 2015 rimane immutata prevedendo, in continuità con i provvedimenti adottati nel corso del 2014, interventi per rilanciare la crescita economica supportando la domanda aggregata e la competitività del Paese. La relazione passa ora all'esame delle Camere. .

Domani alle 15,30 incontro Governo-Anci
Intanto l’associazione dei comuni ha reso noto che è fissato per domani a palazzo Chigi alle 15,30 l'incontro tra il Governo e l'Anci sulla legge di stabilità. «Il vertice - ha spiegato l'Anci - arriva in seguito alla richiesta del presidente Piero Fassino, formulata al termine dell'Ufficio di presidenza dello scorso martedì».

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