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Questo articolo è stato pubblicato il 18 novembre 2014 alle ore 07:17.
L'ultima modifica è del 18 novembre 2014 alle ore 07:42.

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Le elezioni regionali di domenica 23 novembre chiamano al voto quasi 1,9 milioni di calabresi. Nel 2010 votò il 59,27% degli aventi diritto e questa volta gli analisti prevedono una percentuale di astensione ancora più alta.

I candidati sono cinque: Cono Cantelmi (M5S), Domenico Gattuso (Sinistra radicale), Mario Oliverio (centrosinistra), Wanda Ferro (centrodestra nel quale c'è Forza Italia e Fratelli d'Italia) e Nico D'Ascola (Alternativa popolare calabrese, vale a dire Ncd e Udc).

Le liste sono state 15: otto sostengono la candidatura di Oliverio, tre sono con Wanda Ferro, due con D'Ascola, una a testa per Gattuso e Cantelmi. Alla fine, i candidati che si contendono i 30 posti di Palazzo Campanella sono 348: 192 corrono per Oliverio, 60 per Wanda Ferro, 48 per D'Ascola, 24 a testa per Gattuso e Cantelmi.

Moltissimi i candidati che sono consiglieri regionali uscenti. Molti coloro che, non essendo stati candidati alle recenti elezioni comunali di Reggio Calabria sono stati ripescati in questa competizione. Diversi i candidati eccellenti esclusi nel Pd. Tra tutti Demetrio Naccari Carlizzi che, da candidato Governatore in pectore per il centrosinistra si è trovato escluso a causa di un contestato calcolo sulle legislature già compiute. A seguire il capogruppo uscente Sandro Principe, Mario Maiolo (che comunque aveva già fatto un passo indietro spontaneamente), Francesco Sulla e Nino De Gaetano. Nel centrosinistra alcuni candidati sono indagati per reati più o meno gravi, qualcuno è stato rinviato a giudizio, ma tutti corrono ugualmente.

Sia nel centrodestra che nel centrosinistra molti i sono i nomi chiacchierati per amicizie o frequentazioni contestate perfino nella relazione prefettizio-governativa che oltre due anni fa portò allo scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria per contiguità con la ‘ndrangheta (il neo sindaco Giuseppe Falcomatà, cognato di Demetrio Naccari Carlizzi e figlio dell'ex sindaco di Reggio, sabato scorso ha varato la giunta).

Il fenomeno più diffuso, che la dice lunga sulla aria che tira e sul vento che annuncia la vittoria di Oliverio, è quello della “transumanza” politica: ovviamente dal centrodestra al centrosinistra il fenomeno è imponente.

In questo articolo si dà conto dei profili di molti cambi di casacca, di diverse curiosità e di alcuni figli o nipoti “di”.

Nella coalizione dell'Ncd-Udc, a parte i soliti incroci parentali tra candidati e potentati della classe dirigente reggina, c'è poco da segnalare se non la speranza (da molti coltivata) di un accordo al governo con il centrosinistra, così come accade a livello nazionale sull'asse Renzi-Alfano.

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