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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2014 alle ore 21:08.
L'ultima modifica è del 20 novembre 2014 alle ore 22:53.

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Rifinanziata di soli 12 milioni per il 2015 la “nuova Sabatini”, la legge per le imprese che acquistano beni strumentali. La dote salirà però a 31,6 milioni nel 2016 e a 46,6 nel 2016. È una delle novità approvate oggi dalla commissione Bilancio della Camera alla legge di Stabilità 2015, che deve approdare in Aula giovedì prossimo. Slitta intanto a martedì, dopo la riunione del collegio dei commissari a Strasburgo per la plenaria dell’Europarlamento, l’opinione della Commissione europea sulle bozze di bilancio 2015 dei Paesi dell’area
euro. E il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, si aspetta «luce verde» dalla Commissione Ue.

Iva al 4% sugli ebook
Sì della commissione anche all’emendamento preannunciato ieri dal ministro Dario Franceschini che riduce l’Iva sugli ebook dal 22 al 4%, equiparando i libri digitali a quelli cartacei. Nella relazione tecnica alla proposta di modifica, si calcola una perdita di gettito di 7,2 milioni di euro su un fatturato di 40 milioni stimato nel 2013. La copertura è stata trovata attingendo dal fondo per gli interventi strutturali di politica economica. «Una scelta giusta e coraggiosa di Governo e Parlamento», ha commentato a caldo Franceschini. E anche una decisione invisa a Bruxelles, contraria all’agevolazione.

Sale a 400 milioni il Fondo per la non autosufficienza
La commissione ha dato il via libera anche all’aumento da 250 a 400 milioni del Fondo 2015 per la non autosufficienza, che comprende le risorse per la Sla. I 150 milioni in più arrivano dal fondo per la famiglia, che passa da 298 a 148 milioni. Dal 2016 il fondo resta a 250 milioni. Non sono mancate critiche alla scelta di attingere proprio dal fondo per la famiglia. Ma il relatore, Mauro Guerra (Pd), ha precisato che «le risorse non sono sottratte a risorse già esistenti e destinate, ma provengono da risorse aggiuntive inserite con legge di Stabilità, all’interno dei 500 milioni destinati alla famiglia» con cui si finanzia anche il bonus bebè. «Il tema della non autosufficienza - ha osservato Guerra - qualche rapporto sul sostegno alle famiglie ce l’ha».

Aste veloci per gli immobili della Difesa
Via libera inoltre all’emendamento del Governo che punta a garantire al ministero della Difesa 220 milioni per il 2015 e 100 milioni all’anno per il biennio 2016-2017 già previsti dalla manovra, tagliando i tempi delle aste per la dismissione degli immobili. Per gli alloggi di lusso si prevede la possibilità di applicare le procedure di aste dinamiche e di ridurre del 50% i tempi per poter procedere con le aste. Via libera anche ad acquisti più flessibili per la società Difesa servizi Spa e per il ministero della Difesa, così come alla stretta sui precari dell’Agenzia industrie difesa: la modifica approvata prevede la riduzione del 60% delle spese sostenute per i contratti a tempo determinato e la possibilità di prorogare, per un anno, solo un terzo dei contratti in essere, con un risparmio di 1 milione di euro per l’Agenzia.

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